Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. RIFIUTI: MIASI PROMETTE L’USCITA DALL’ATO E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
POLITICA ROCCALUMERA ARCHIVIO – Caro Direttore, mi rivolgo, tramite il Suo sito, ai miei concittadini ed a quelli della riviera jonica per dare notizia che a partire da settembre 2012 Roccalumera avvierà in proprio e mediante conferimento in appalto, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Con delibera di Giunta Municipale n° 95 del 18.6.2012 , che si trova sul sito istituzionale del Comune sezione albo pretorio (www.comune.roccalumera.me.it), abbiamo dato le opportune direttive all’ufficio tecnico per la predisposizione di tutti gli atti necessari affinchè il servizio dei rifiuti non sia più gestito dall’ATO.
I cittadini ci hanno dato mandato di tutelare i loro interessi ed è proprio quello che cerchiamo di fare dicendo basta alla assurdità di un servizio che,appena quattro anni orsono costava 550.000,00= euro ed adesso,con le fatture dell’ATO, rischia di raddoppiare con un paese sporco ed una raccolta differenziata inesistente.
Riteniamo che ci siano le condizioni di legge affinchè avvenga il passaggio dall’ATOME4 al Comune in quanto tutte le ATO della Sicilia al 30 settembre 2012 cesseranno di esistere.
Nel concreto faremo, puramente e semplicemente, quello che si fa in tante parti d’Italia ed anche in Sicilia: faremo la raccolta porta a porta, impiegheremo, a turno, i giovani, i disoccupati, i disagiati e quanti hanno bisogno di un piccolo aiuto economico a fronte del lavoro prestato.
Due o tre volte alla settimana raccoglieremo l’umido, una volta la plastica, una volta la carta ed il cartone, una volta le lattine ed il vetro, e così via; all’ATO resterà solo la raccolta pile esauste e medicinali scaduti.
Se ci organizziamo bene possiamo raggiungere, in breve tempo, una percentuale di raccolta differenziata del 40%: il che significa che non dovremo avviare alla discarica più di MILLE tonnellate di rifiuti con un più che discreto risparmio che ci permetterà di mantenerci con la tariffe che paghiamo attualmente. Nel dicembre 2010 sono stato convocato a Palermo, assieme ad altri Sindaci, da un signore che si presentò dicendo che lui avrebbe risolto il problema dei rifiuti abbattendo i costi in modo significativo. A quel tempo il deficit di tutte le ATO siciliane era di ben 700 MILIONI di Euro. Sapete a quanto ammonta ad oggi il deficit?: UN MILIARDO DI EURO! che, prima o poi, dovremo pagare tutti noi.
Per la verità il problema non è dell’ATO ME 4 ma di come è stata organizzato l’intero ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti: immaginate che abbiate una autovettura che consuma più di un litro di benzina al chilometro: se non siete ricchi sfondati è chiaro che prima o poi fallirete. Voi pensate che alla Regione interessi a qualcuno questo ragionamento?; e perché mai dovrebbe interessare ad un deputato che,ogni mese prende circa 20.000,00= euro, o ad un burocrate che guadagna 400.000,00= euro l’anno? Loro il denaro ce l’hanno ,ed abbondante, chi se ne frega dei cittadini.
Abbiamo dato comunicazione alla Regione ed all’ATOME 4 per opportuna e doverosa conoscenza. Ci aspettiamo,almeno, uno sta bene; siccome riteniamo di fare una cosa giusta in caso contrario non ci spaventeremmo: troveremo un giudice che ascolterà le nostre buone ragioni.
Dai miei concittadini, i quali sono più avanti ed attenti di chi li amministra, ci attendiamo collaborazione. Fra breve partirà la campagna informativa e se non ci ostacolano entro tre mesi avvieremo il servizio.
Cordiali saluti.
GIANNI MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
…IL COMMENTO: Caro Sindaco che: seppure tratterebbesi di lodevole ed importante iniziativa ecologica nonchè civica, (sia utile per un ben più efficiente spazzamento, scerbamento e quant’altro in tutte le vie frazioni comprese, che per le opportunità di occupazione che darebbe), ancora una volta sta promettendo ciò, poggiando il tutto su ipotesi su proponimenti, non su basi concrete. Io direi di riparlarne più avanti, poichè, non sia mai che gli ingranaggi si inceppino e non sarebbe la prima volta. Anche se non per colpa sua ne dei cittadini.
Invito voi lettori a commentare sul tema, scrivendo al sito: info@fogliodisicilia.it.
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