Cronaca
Incredibile: scoperto Geiser sui Nebrodi, a Floresta (Messina)
Clamorosa notizia dal cuore della Sicilia, nel Parco dei Nebrodi, in provincia di Messina: Emanuele Canta in esclusiva su AMnotizie.it (l’emittente Antenna del Mediterraneo) ha spiegato che nel comune di Floresta, ed esattamente in contrada Lipurino, sarebbe stata scoperta una bocca dalla quale fuoriescono fumi e zolfo, una tipica caratteristica delle aree vulcaniche. “La scoperta – come spiega Canta – è stata fatta dalla Forestale. Un addetto avrebbe notato, in un’area impervia e stracolma di neve, una macchia nera sul terreno. A quel punto, avvicinatosi, ne ha avuto la conferma: la neve si era sciolta tutto intorno proprio per via del calore.
La bocca in superficie ha un diametro di circa un metro e trenta, una conformazione ad imbuto rovesciato, calando una sonda si è potuto orientativamente capire che la profondità è notevole, probabilmente superiore ai 150 metri“. Prontamente avvisato il sindaco Nello Marzullo, si è provveduto a recintare la zona mentre sono stati già avvisati l’Ispettorato Forestale e il Parco Nebrodi. Richiesto l’intervento degli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania per accertare la natura di quello che sembrerebbe un geyser o comunque una cosiddetta manifestazione di “vulcanismo secondario”, saranno gli esperti a stabilirlo con certezza. Ed in effetti tutta la zona non dista molto né dall’Etna né dalle Eolie, il territorio, già ad alto rischio sismico, risente probabilmente dell’attività eruttiva del vicino vulcano catanese e dello Stromboli, particolarmente attivi nei giorni scorsi. Chi frequenta quelle zone, dove generalmente si va per funghi, avrebbe addirittura confermato che questa bocca non sarebbe l’unica. Ed allora sarebbe il caso di approfittare del periodo invernale con il terreno ricoperto di neve per individuare facilmente eventuali altre bocche visto che sarebbero immediatamente riconoscibili dalle improvvise macchie nere. L’area interessata dista circa 2 km dal centro abitato, ad ovest del paese, sul versante tortoriciano, molto difficile da raggiungere. E’ possibile arrivarci prima con un fuoristrada, poi a piedi per un lungo tratto. C’è attesa per la visita degli esperti, quasi certamente in settimana sapremo se nel cuore dei Nebrodi esiste attività vulcanica.
29 Gennaio 2013 – Vai alla fonte
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