Cronaca
ROCCALUMERA. FORTE VENTO MA (PER FORTUNA) NIENTE DANNI
ROCCALUMERA (Messina) – Dopo una nottata di forte vento che ha flagellato la riviera jonica creando non pochi disagi – ma danni trascurabili, per fortuna -, prosegue in paese la potatura degli alberi e delle siepi sul lungomare ad opera degli operai del Comune, nonchè il consueto spazzamento degli “operatori ecologici part-time”. In effetti, il vento non ha facilitato le cose, accumulando nuovi rifiuti ovunque. Ma, c’è dell’altro.
Talvolta non è il vento, ad essere… ineducato. Mi raccontavano poco fa, che la scorsa domenica, un gruppo di ragazzi in vacanza weekend (e probabile abbuffata) nel nostro paesello, prima di ripartire hanno pensato bene di lasciare un… ricordino. Sebbene, solo a venti metri ci siano i cassonetti per l’immondizzia e proprio di fronte un avviso (a suo tempo fatto affiggere dal Sindaco Miasi), chieda gentilmente, appunto di “riporre i rifiuti negli appositi cassonetti”, non hanno pensato altro che abbandonare lì numerose borse piene di rifiuti. Rifiuti ora in parte sparpagliati in giro sulla via Amerigo Vespucci.Una vecchia storie che si ripete, purtroppo.
La pulizia e l’arredo urbano di di qualsiasi paese o città, sono il biglietto da visita con il quale essi si presentano al passante od al turista. E’ importante perciò, da una parte che le amministrazioni siano costanti ed attente nel servizio quotidiano, ma che nello stesso tempo attivino una videosorveglianza perche atti di inciviltà non deturpino la sua immagine sana. L’igiene, la fruibilità civica e la gradevolezza sono basilari, tantopiù in prospettiva delle non distanti festività natalizie e di fine anno.
Colgo l’occasione per inviare un sentito messaggio di solidarietà verso le popolazioni colpite negli USA, (nel Midwest degli Stati Uniti, 80 tornado hanno devastato dieci stati), ed in particolar modo verso le 17 vittime (e due dipersi fin ora accertati), causate dal violento ciclone Ceopatra che si è abbattuto sulla Sardegna, fra Golfo Aranci, Cagliari e Olbia. Una catastrofe quella dell’isola dei quattro mori, che ci riporta indietro alla tragedia di Giampilieri e Scaletta avvenuta avvenuta il 1° ottobre 2009. Quelle oramai chiamate “bombe d’acqua” che riversano in poche ore su un territorio le piogge che altrimenti cadrebbero in sei mesi, sono un fenomeno oramai frequente e che mai ci deve trovare impreparati o con la guardia abbassata pensando che tanto da noi non capiterà più una simile tragedia.
19 Novembre 2013
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