Politica
BORSA IN PICCHIATA A -4,89%, SPREAD A 344. L’ITALIA (E LA SICILIA) TREMA
Oggi facciamo uno strappo alla regola, poiché il fresco risultato delle elezioni politiche per forza di cose interesserà il futuro anche della Sicilia. La Sicilia di cui questo sito si occupa ogni giorno.
Si, un risultato, quello elettorale, per certi versi esplosivo (vedi boom del Movimento 5 Stelle di Grillo), per certi versi invece, non troppo differente da un infelice passato. Fatto sta, che stamani, il tam tam europeo della paventata “ingovernabilità italiana” (ci sarà l’intesa PD-Grillo?), ha fatto crollare la borsa e volare lo spread a quasi 350 punti base. E l’effetto preoccupa nuovamente l’Europa. Chissà, forse… era meglio non votare così presto e attendere qualche mesetto? Di seguito, riportiamo quanto scritto da Alessandra Severini sul sito Leggo.it.
MILANO – Ingovernabilità. È questa parola, uscita dalle urne in Italia, che spaventa l’Unione europea e gli Stati Uniti. E torna a far ballare i mercati. Ieri Piazza Affari ha ceduto il 4,89%, bruciando 17 miliardi e lo spread è tornato a volare, sfiorando i 350 punti base. Se il rialzo continuasse anche nei prossimi giorni potrebbe rendere necessaria per l’Italia una richiesta di aiuto all’Europa. Pessimi segnali, che hanno reso necessario un vertice fra il premier Monti, il ministro dell’Economia Grilli e i vertici di Bankitalia. In tutta l’Eurozona si teme che l’impasse italiano faccia riesplodere la crisi del debito. E Washington teme il rischio contagio. Per conoscere le reazioni dei partner stranieri all’esito del voto italiano è bastato leggere i titoli della stampa estera. Il Guardian, che ha dato spazio al successo del M5s, vede il rischio «paralisi» che potrebbe «infiammare una crisi finanziaria globale». Oltreoceano, il Wall street journal sottolinea un «voto anti-rigore» con uno «stallo» politico che «sciocca i mercati finanziari europei». Gli occhi di tutta Europa sono puntati su Roma.
L’incertezza Italia ieri ha fatto tremare anche gli altri listini, con Madrid a -3,2%, Parigi a -2,67% e Francoforte a -2,27%. La commissione europea ha ammonito contro il rischio populismo e avvisato chiunque prenderà le redini del Paese a rispettare gli impegni assunti in Europa e ad andare avanti sulla strada delle riforme. Più ottimista Angela Merkel, convinta che «il voto italiano non è contro le politiche di rigore» e che «l’Italia troverà la sua strada». Anche dalla Casa Bianca arriva l’esortazione: «Ci aspettiamo sia formata una nuova coalizione con cui lavorare in maniera stabile». Sia gli Usa che l’Europa guardano ancora una volta al presidente Napolitano come l’unico in grado di sbrogliare la situazione. Lo confermano le parole del commissario europeo Olli Rehn: «Abbiamo fiducia nelle istituzioni e nell’abilità del presidente Napolitano di trovare una soluzione rapida che assicuri all’Italia di affrontare le sfide che ha di fronte». E lui ce la mette tutta per rassicurarli. «Sono sereno, è una prova complicata ma riusciremo a superarla – dice Napolitano in visita in Germania -. Quando il popolo sovrano si esprime il capo dello Stato deve solo riflettere e lasciar riflettere per trarne conclusione e per cercare di avviare su un sentiero costruttivo la formazione del nuovo governo».
27 Febbraio 2013
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