Spettacolo e Cultura
MESSINA. CONCLUSO TAVOLO TECNICO: PALIO D’AGOSTO E CORTEO STORICO NAVALE
Messina in Festa sul Mare nel 442° anniversario della Battaglia di Lepanto (1571)
“LO SPETTACOLARE SBARCO DI DON GIOVANNI D’AUSTRIA A MESSINA (V EDIZIONE)” Tavolo Tecnico presso la Capitaneria di Porto AMS di Messina: definiti i dettagli relativi al Corteo Storico-Navale e al Palio d’Agosto. Messina – Mercoledì 18 luglio 2013, con inizio alle ore 10.45, presso la Capitaneria di Porto di Messina ha avuto luogo la riunione del Tavolo Tecnico convocato per l’organizzazione della quinta edizione della Rievocazione Storica dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria. La manifestazione si svolgerà dal 1 al 4 agosto 2013.
In particolare, nel corso della riunione sono state poste in essere intese, accordi e modalità di dettaglio per la realizzazione del Corteo Storico-Navale e del Palio d’Agosto. Novità di quest’anno è il Palio d’Agosto, organizzato dalla Sezione di Messina della Lega Navale, in collaborazione con l’Associazione “AURORA”, coordinatrice della manifestazione, e dalle Contrade Marinare della riviera nord peloritana (Pace, Paradiso e Ganzirri). Alla Contrada vincitrice andrà il Gonfalone del “Trofeo Don Giovanni d’Austria – Città di Messina”, che lo custodirà fino alla successiva edizione. La gara avrà inizio domenica 4 agosto 2013 dalla rada antistante la Chiesa di Grotte, seguita dalla Nave di Don Giovanni d’Austria e dalle imbarcazioni della marineria messinese che vorranno accodarsi al Corteo Navale.
Al tavolo tecnico, presieduto dal C.V. Antonino SAMIANI (Comandante della Capitaneria di Porto AMS di Messina), oltre al dott. Fortunato Manti e al prof. Vincenzo Caruso (Associazione Culturale “AURORA”), erano presenti l’Assessore alle Politiche del Mare del Comune di Messina, il Comandante del Distaccamento di Messina della Marina Militare, il Comandante della Polizia Municipale di Messina, il Presidente della Sezione di Messina della Lega Navale Italiana, e le rappresentanze del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza, del Comando Provinciale di Messina dei Vigili del Fuoco, dell’Autorità Portuale di Messina, della ditta “Picciotto srl”, della Società MARVERO, della Guardia Costiera Volontaria, delle Guardie Ambientali di Messina, dell’Associazione Culturale “Arsenale di Messina”, nonché i presidenti delle Associazioni che collaborano per la riuscita dell’evento.
Vivo compiacimento per le iniziative presentate da parte Il C.V. Antonino Samiani, l’assessore Filippo Cucinotta, e il C.V. Giacomo Legrottaglie, hanno manifestato il loro vivo apprezzamento per l’iniziativa che rappresenta, come sottolineano il dott. Fortunato Manti e il prof. Vincenzo Caruso, “[…] un occasione per celebrare il secolare rapporto della Città di Messina col suo Mare, ricalcando ciò che avviene a Venezia durante la Regata Storica con lo Sposalizio del Mare […]”. Per ulteriori informazioni relative alle attività culturali poste in essere in questi anni dall’Associazione “Aurora” (“don Giovanni d’Austria a Messina per la battaglia di Lepanto”) è possibile consultare il sito internet www.sullerottedilepanto.it .
22 Luglio 2013
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Il corteo trova fondamento storico nelle cronache del tempo, descritte nel volume di G. Arenaprimo "La Sicilia nella Battaglia di Lepanto", recentemente ristampato dalla EDAS alle quali si ispiro la prima rievocazione storica del 1903: “[…] reiterandosi la salva dell’artiglieria, così dalle fortezze della città come dai navili del porto, et precisamente dalle Galeazze, seguita dall’archibugeria dei soldati don Giovanni d’Austria, con i dignitari della sua corte, seguito dai generali e capitani romani, veneti e spagnuoli, veniva ricevuto sopra un ricchissimo palco messo a mare, presso il forte di S. Giacomo, dirimpetto la porta della città che d’allora in poi si disse di Portareale, dai signori don Girolamo Romano, don Domenico Saccano, don Annibale Alifia, don Onofrio Giurba, don Girolamo Marullo, don Antonio Maurolico, componenti l’Illustrissimo Senato della Città, e da numerose quadriglie di cavalieri della nobiltà,messinese, nei loro abiti più sfarzosi e mirabili per la stranezza, delle foggie, per la varietà degli ornamenti, per le pinnacchierie variopinte imposte ai berretti, per la bizzarria delle bardature e delle gualdrappe, ond’erano coperti i loro cavalli […]".
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