Motori, Sport
MICHAEL SCHUMACHER: FORSE, IL PIU’ GRANDE PILOTA DI F1 DI TUTTI I TEMPI
31 dicembre 2013: È tutt’ora in coma, ricoverato presso l’ospedale di Grenoble in Francia, ma veniva inizialmente ricoverato d’urgenza domenica alle ore 12,40 presso l’ospedale di Moutiers.
Mentre sciava (sua risaputa passione), assieme al figlio 14enne nella pista della località alpina di Meribel, il sette volte campione del mondo Michael Schumacher era vittima di un incidente. Secondo quanto riportato dai media, nella caduta avrebbe sbattuto violentemente la testa contro una roccia, tanto che il suo casco (senza il quale, probabilmente sarebbe morto sul colpo), si è spaccato. Trasportato d’urgenza in ospedale tramite elicottero, gli veniva riscontrato un grave trauma cranico. Qui, una emorragia celebrale rendeva necessario un intervento chirurgico e ad operarlo sarebbe stato il professor Gerard Saillant, lo stesso che lo operò dopo l’incidente di Silverstone 1999. Tantissimi i piloti (fra questi Giancarlo Fisichella e Bubens Barrichello), che in questi giorni su Twitter hanno postato messaggi bene auguranti e di profondo affetto nei suoi confronti.
Michael Schumacher, che il prossimo 2 gennaio compirà 45 anni, non è nuovo ad incidenti lontano dalle piste della Formula 1: ritiratosi (per poi tornare sulle piste del Circus con la Mercedes), dopo ben cinque titoli mondiali con la Ferrari, il campione tedesco, cimentatosi in gare in moto su pista, in una grave caduta in Spagna, riportò anche alcune fratture vicino al collo.
Chi è il grandissimo Michael Schumacher, non è necessario essere dell’ambiente né essere tifosi della “Rossa” di Maranello per saperlo: Michael, iniziò la sua carriera correndo a quattro anni alla guida di un cart sul circuito di Kerpen gestito dal padre. Nel 1984, un imprenditore della zona, Jürgen Dilk, impressionato dalle doti del ragazzo, contattò la famiglia decidendo di aiutarlo economicamente. Negli anni seguenti vinceva il titolo junior tedesco e il campionato europeo a Goteborg in Svezia.
Nel 1988 passò dai cart alle monoposto delle classi superiori. Sempre grazie a Dilk, partecipava al Campionato tedesco di Formula Ford e a quello Europeo piazzandosi rispettivamente sesto e secondo, in questo caso alle spalle del finlandese Mika Salo. Nello stesso anno, ad aiutare il suo innato talento era anche un concessionario Lamborghini, tale Gustav Hoecker, che gli permetteva di gareggiare nella Formula Konig, dove vinse nove gare su dieci laureandosi facilmente campione. Il passaggio obbligato sarebbe stata la Formula 3 ma Dilk gli fece capire di non potersela permettere. Nel 1989, Willi Weber, proprietario di un team, strabiliato dalle capacità di Michael gli fece siglare un contratto biennale per gareggiare in Formula 3. Schumacher in quell’anno sarebbe giunto secondo alle spalle di Karl Wendlinger per poi laurearsi nel Campione della F3 tedesca l’anno successivo. Sempre nel 1990, siglava un contratto con la Mecedes, per pilotare nel Campionato Mondiale Sportprototipi di Gruppo C, (nello junior team di Peter Sauber), assieme a Karl Wendlinger e Hainz-Harald Frentzen. Schumacher, partecipava all’ultima prova del Mondiale Prototipi vincendo subito in coppia con Jochen Mass.
Michael Schumacher, nel 1991 giungeva in Formula 1 al volante della mediocre Jordan. La squadra inglese, nel GP del Belgio di quell’anno ebbe la necessità di sostituire il pilota Bertrand Gachot (arrestato a Londra), a Spa Francorchamps. Un giovincello che veniva subito notato da un certo Flavio Briatore, poiché, nonostante non conoscesse affatto il circuito si qualificò settimo, anche se poi non percorse più di poche centinaia di metri di corsa per la rottura della frizione. Michael così affianco il Campione Nelson Piquet alla Benetton prendendo il posto di Roberto Moreno, a sua volta girato alla Jordan. Nel successivo Gp di Monda, Michael andava a punti, davanti a tre volte Campione del mondo Nelson Piquet e, anche nelle gare che rimanevano nell’anno il ragazzino tedesco fece capire a tutti che era nata una nuova stella in F1.
Continua…
Redazione
Invia un Commento