Nizza di Sicilia
NIZZA DI SICILIA. IN CONSIGLIO: MIMMA BRIGANDI’ HA ATTENZIONATO SCUOLA MEDIA E TARES
COMUNE DI NIZZA DI SICILIA (Messina) – 23 /07/2013 – Il Gruppo consiliare di minoranza “Libera Nizza” (punto n.5 all’O.d.G.) si è proposto di incidere, anche con eventuali emendamenti, nella fase in cui sarà redatto il regolamento per l’applicazione della TARES, nonchè, (punto n.6) ha attenzionato la situazione strutturale dell’ edificio che ospita la scuola media “V. Alfieri” e al finanziamento per la messa in sicurezza. Gli interveni di Mimma Brigandì.
Oggetto: Intervento in merito al punto 6 del C.C. del 23/07/2013
Il gruppo consiliare “Libera Nizza”, essendosi insediato solo dal 9 luglio scorso, ha chiesto che venisse inserita all’o.d.g. di questo C.C. la discussione relativa alla situazione strutturale dell’ edificio che ospita la scuola media “V. Alfieri” e al finanziamento per la messa in sicurezza.
Questa richiesta si è resa necessaria perché noi come gruppo di minoranza, ma al contempo tutto il consiglio e i cittadini nizzardi, soprattutto coloro che hanno figli che frequentano la scuola, la palestra, la colonia e quanto svolgono in quei locali diverse mansioni lavorative, dai quali abbiamo colto disagio e preoccupazione, si abbia contezza della reale situazione strutturale dell’edificio, di eventuali zone inagibili e se vi sono finanziamenti già in possesso dell’Amministrazione per avviare i lavori di messa in sicurezza.
Già da qualche anno, in Comune, si parlava di un finanziamento in arrivo, che avrebbe permesso la ristrutturazione della scuola media, subito dopo quello realizzato nella scuola elementare. Ma ad oggi non si è svolto alcun intervento, se non qualche transenna e qualche nastro da cantiere, insufficiente a non permettere l’accesso, soprattutto ai più piccoli che frequentano la colonia e i cui genitori lamentano tra l’altro anche l’incuranza della pulizia e del verde nella zona prospiciente l’edificio, oltre alla precarietà della struttura.
La scuola, inoltre non ha subito negli ultimi decenni, neanche gli ordinari interventi di manutenzione, infatti basta solo osservare come sono ridotti gli infissi, soprattutto le finestre e le tapparelle, lato mare, per rendersi conto, dello stato pericolosità, ma anche di disagio che vivono gli alunni, fra spifferi e rumori invernali, tappati alla meglio con giornali e il caldo torrido e l’inquinamento acustico d’estate. Inoltre, si sono verificate infiltrazioni d’acqua in alcune aule, che hanno reso necessario lo spostamento degli alunni, e tante altre problematiche che non sto qui ad elencare perchè ritengo l’amministrazione le debba conoscere. Un inciso: I pannelli fotovoltaici che erano stati installati sul terrazzo ci sono ancora? Sono funzionanti?
Vorremmo sapere inoltre, se il finanziamento di 169mila euro di cui si è parlato sulla stampa, anche con dichiarazioni virgolettate del sindaco, è arrivato e se sono stati richiesti altri finanziamenti, anche perché dall’inizio del 2013, sono stati emanati diversi bandi per la messa in sicurezza delle scuole. Sulla G.U. del 9 gennaio 2013, ad esempio, è stato pubblicato il D.M. del Ministero delle Infrastrutture per la messa in sicurezza degli edifici scolastici , che ha previsto 111milioni e 800mila euro dal CIPE da dividere tra i Comuni che ne avrebbero presentato richiesta.
Concludo, dicendo che secondo il gruppo “Libera Nizza”ogni Comune dovrebbe essere capace di intercettare i finanziamenti, stante le effettive difficoltà di reperire le risorse dal bilancio; non si può lasciare che le occasioni passino, senza che si facciano tutti gli sforzi e si mobilitino tutte le competenze interne per produrre progetti validi che cerchino di ottenere regionali, statali, europei.
Attendiamo quindi delucidazioni dal Sindaco in rappresentanza dell’esecutivo e dall’ufficio tecnico in merito alla reale situazione della scuola media, sottolineo reale, perché sembra che si voglia nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi, invece è necessario evidenziarli ed impegnarsi a risolverli anche ammettendo eventuali inadempienze. Perché riconoscere gli errori, significa anche accettare la critica costruttiva, che può servire a fare in modo che non si ripetano, ed inoltre, coinvolgere nella loro risoluzione anche il consiglio comunale e i cittadini, significa far crescere il nostro territorio.
Nizza di Sicilia, 23/07/2013
Il capogruppo di “Libera Nizza”
Domenica Brigandì
COMUNE DI NIZZA DI SICILIA
Gruppo consiliare di minoranza
“Libera Nizza”
Alla c.a
del presidente del C.C.
della segretaria del C.C.
Oggetto: Intervento in merito al punto n.5 del C.C. del 23/07/2013
Sig. Presidente, desidero intervenire sul punto in questione, in qualità di capogruppo dei consiglieri di “Libera Nizza”.
L’argomento inserito al punto 5 di questo Consiglio Comunale, a mio parere non deve far solo fermare l’attenzione di noi consiglieri e amministratori sulla mera determinazione delle rate e delle relative scadenze della TARES, questo nuovo tributo che oltre a sostituire la TARSU, ingloba anche altri servizi del Comune. Prendiamo atto, che il decreto legge 21/2011( detto anche decreto Salva Italia) ha istituito, con l’art.14, a decorrere dal 1° gennaio 2013 la TARES per tutti i comuni italiani, ma non dobbiamo sottovalutare il fatto che i comuni siciliani partono svantaggiati dal punto di vista della gestione dei rifiuti, a differenza dei comuni del nord Italia, in quanto hanno subito le conseguenze disastrose degli Ato, sia dal punto di vista economico, che ambientale. Questi organismi, ormai messi in liquidazione, dovranno lasciare spazio alle SRR e agli ARO; tutte realtà che non possono nascere entro i confini comunali, c’è infatti il tetto di almeno 5mila abitanti, ma devono assumere connotazione anche comprensoriale, se ciò risulta essere utile, dal punto di vista economico-tecnico-gestionale, se si vuole cominciare a mettere in moto il “porta a porta” nella raccolta dei rifiuti, insieme alla creazione di un filiera di riciclo dei rifiuti che serva più comuni territorialmente vicini. Per questo auspichiamo e sollecitiamo una collaborazione fattiva fra i comuni del comprensorio ionico nell’avvio di una nuova fase nella gestione dei rifiuti e un’ampia partecipazione dei Consigli Comunali e dei cittadini, che saranno i principali attori della raccolta differenziata.
L’articolo 14 del decreto “Salva Italia”appare evidente come sia stato formulato per trovare applicazione in una situazione di gestione ottimale dei rifiuti, completamente opposta a quella della maggior parte dei comuni siciliani. La TARES, quindi, viene “imposta” non in una situazione ottimale di prestazione di un servizio al cittadino, ma in una realtà locale dove la gestione e lo smaltimento dei rifiuti avvengono in maniera irregolare, a singhiozzo, con la presenza esigua di cassonetti, posizionati in spesso in zone poco adeguate; senza quei servizi di pulizia e igiene ambientale correlati, con grossi disagi per i cittadini. Inoltre, la cosa che graverà maggiormente sui contribuenti sarà data dal fatto che nello stesso anno dovranno versare le rate relative alla TARSU ( 2012) entro luglio 2013 e quelle relative alla TARES 2013, entro il 31 dicembre 2013 e queste ultime verranno calcolate aggiungendo alla “vecchia Tarsu” una quota per i servizi indivisibili dei comuni, di cui una parte andrà allo Stato. Quindi, si potrà ben dire, “ dopo il danno, la beffa, a fronte di un servizio pessimo, i cittadini dovranno pagare “di più”.
All’articolo 14 del decreto Salva Italia, si trovano anche le indicazioni sulle tariffe, le eventuali riduzioni o esenzioni, il calcolo della superficie abitativa assoggettabile al tributo che dev’essere pari all’80% della superficie catastale, ecc. Addirittura si prevede il pagamento del 40 o del 20 per cento della TARES nel caso di mancata o irregolare raccolta in seguito a disservizi o scioperi (?) Il tutto dovrà essere stabilito in un apposito regolamento da approvare in occasione del Bilancio di Previsione. In merito alla redazione di questo regolamento chiedo che sia discusso in commissione bilancio e in consiglio comunale affinchè vengano vagliate tutte le soluzioni possibili per non gravare con ulteriori aumenti sui cittadini.
Bisognerà trovare, pertanto, le risorse e le modalità per non aumentare le aliquote e un aspetto importante a questo proposito, può essere costituito da una risoluzione rapida della situazione della gestione dei rifiuti, prendendo esempio dai tanti comuni italiani virtuosi, dove la tassa sui rifiuti è molto più bassa che da noi.
Nel concludere il mio intervento, ribadisco all’Amministrazione la richiesta del più ampio coinvolgimento del consiglio comunale, dei cittadini e delle forze sociali, nella fase che dal superamento degli Ato, porterà all’avvio degli ARO, affinchè dal confronto, dalla proposte e dalle esperienze possa nascere una nuova “vision” nella gestione dei rifiuti, più efficiente e conveniente per le tasche dei cittadini e più rispettosa dell’ambiente nel quale viviamo. Chiediamo inoltre, che questa Amministrazione si faccia carico a livello regionale, possibilmente assieme agli altri comuni del comprensorio (perché l’unione fa la forza) per chiedere agevolazioni e deroghe per affrontare questa difficile fase di transizione verso nuovi organismi di gestione dei rifiuti, in cui auspichiamo non prevalgano le vecchie logiche che hanno portato alla nascita degli ATO, perché sarebbero fallimentari in partenza. Non dimentichiamo che gli Ato e la riduzione di trasferimenti statali e regionali ai Comuni, porteranno molti di questi al dissesto economico-finanziario e il nostro Comune non può pensare di essere immune perché ha varato un piano decennale di rientro del debito con l’Ato ME4 che inciderà notevolmente sul bilancio di previsione, sommandosi alla previsione di entrata della TARES che dovrà coprire i costi di gestione dei rifiuti, nonché i servizi sui costi indivisibili del Comune. La nostra dichiarazione di voto, in merito alla proposta, è di astensione, in quanto il numero di rate propost e le scadenze discendono dalle legge e perciò ne possiamo solo prendere atto; invece ci proponiamo di incidere, anche con eventuali emendamenti, nella fase in cui sarà redatto il regolamento per l’applicazione della TARES.
Nizza di Sicilia, 23/07/2013
Il capogruppo di “Libera Nizza”
Domenica Brigandì
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