Politica Roccalumera
L’EX SINDACO MIASI “BATTE” SUL RISCHIO DISCARICA, MA DE LUCA RISPONDE
L’ex Sindaco Gianni Miasi ha ultimamente (ripetutamente) inviato suoi articoli su alcuni siti jonici. Il tema, l’impianto che dovrebbe sorgere sul territorio di Pagliara a ridosso della nuova zona industriale di Roccalumera. Sebbene l’argomento, in queste ultime settimane assume i più eleganti connotati di “IMPIANTO DI PRE-TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO, CHE PREVEDA IL PRETRATTAMENTO, LA BIOSTABILIZZAZIONE, LA BIODIGESTIONE DEI RIFIUTI”, non è certo una nuovità per il sito in questione:
Se volessimo fare un breve escursus storico: ad esempio, il sottoscritto era presente sia al Consiglio comunale aperto (in filanda) del 3 novembre 2009, sia a quello del 19 novembre 2009 (nell’aula consiliare del Comune di Roccalumera. Ambedue le sedute trattarono della discarica in C.da Carrubbara. All’epoca il Sindaco di Pagliara era Santino Di Bella, (ora all’opposizione, nella foto a lato a Miasi), mentre adesso è Prestipino, il quale ha una visione del futuro dei rifiuti sul nostro territorio e della raccolta differenziata annessa, di tutt’altro avviso.
Aggiungiamo che: In data 29 novembre e 16 dicembre 2009 si discuteva a Palermo la “CONFERENZA DEI SERVIZI”. Il 19 novembre 2009, furono presenti nell’aula consiliare: architetti, geologi, avvocati, nonchè Leonardo Racco, Presidente dell’ATO ME4. Ma, in quella data “Miasi, rimandava ai giorni successivi il lavoro di reperimento prove e gli incontri con tecnici specializzati come gli agronomi Zaffino e Campagna e con il Dott. Musumeci”.
E quì sono stato più che sintetico, poichè avrei potuto elencare gli argomenti del NO, fra i quali il percorso obbligato dei TIR sul territorio di Roccalumera (che fu all’epoca eliografato su cartaceo, nonchè proiettato su maxischermo), ecc. ecc.
E veniamo ai giorni nostri: Ad opporsi al già menzionato “IMPIANTO DI PRE-TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO, CHE PREVEDA IL PRETRATTAMENTO, LA BIOSTABILIZZAZIONE, LA BIODIGESTIONE DEI RIFIUTI”, è il neo Sindaco Gaetano Argiroffi, la sua maggioranza come la minoranza consiliare roccalumerese, nonché l’opposizione dello stesso Comune di Pagliara.
Ma la storia è lunga, poichè già nel 2006, (ho estrapolato i dati da precedenti nostri articoli), ci fu un no popolare ad una discarica proposta sempre nello stesso territorio di Pagliara. Sarebbe oggi il caso di affermare: “a volte ritornano”, perchè c’è ciclicamente qualcuno che torna all’attacco e, qualcun’altro ad accoglierlo a braccia aperte.
Ma forse, dopo quanto premesso, in questo caso la questione merita di essere dibattuta con molta più attenzione, vista l’emergenza rifiuti imperante, l’imminente passaggio dalle ATO alle costruende SRR, ed il paventato triplicamento dei costi per la cittadinanza jonica. Sentiamo quindi, (ancora in sintesi), quanto recentemente afferma il Sindaco di Santa Teresa di Riva Cateno De Luca in un’intervista:
“Le discariche di Pagliara (e di Ligorìa, a Santa Teresa), saranno impianti sicuri”, ha affermato Cateno De Luca, il quale avrebbe già visionato un impianto simile a quello da realizzare a Rocchenere, su Catania, senza fra l’altro avvertire alcun fetore. “Le due discariche serviranno solo i nostri comuni, non a Messina o altrove”. Ha precisato.
“Siamo vittime della “politica nana” – ha insistito – definendo “politicanti-filosofi” coloro che si affannano ad opporsi a prescindere, ancor prima di sapere di che cosa si tratta realmente. “Chiediamo loro di proporre invece delle valide alternative ad un problema che negli anni sarà sempre più grave”, la sfida di De Luca.
Nella sostanza, ha detto: “Farò fare un referendum, ma se i cittadini di Santa Teresa diranno no alla discarica, quando qualcuno verrà in Comune da me a lamentarsi delle tasse sui rifiuti, lo accompagnerò alla porta”.
Testuale: “Io comunque farò un referendum a Santa Teresa di Riva, senza che me lo chiedano altri. […] Io posso proporre una soluzione che mi abbatte i costi del 50% e quindi che porta benefici concreti anche alla mia comunità. Se la mia comunità dice: “noi preferiamo pagare il triplo”, perchè i costi futuri, quando partiranno le SRR, sia chiaro, si triplicheranno. […] L’importante è che non venga nessuno al Comune a lamentarsi di questo, perchè ovviamente sarà gentilmente accompagnata all’uscita”
Secondo De Luca, con la chiusura dell’ATO e la nascita delle SRR, i costi per i cittadini triplicheranno. Questo ci risulta essere plausibile (n.d.r.).
In conclusione, c’è da chiedersi se in questo ultimo caso ci sarà o meno una nuova battaglia fra i sostenitori del NO, e chi propende per il SI, o invece ci si accorderà rassegnandosi. Comunque, non si tratterebbe di scaramucce risolvibili a tavolino ma anzi bisognerebbe porre congiuntamente le basi per creare le soluzioni al problema rifiuti, (una volta per tutte, serie e definitive), per programmare il futuro, non solo di Roccalumera piuttosto che di Pagliara o Santa Teresa di Riva, ma di tutto il comprensorio jonico.
15 Novembre 2013
Giovanni BonarRIGO
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