Politica Roccalumera
ROCCALUMERA-FURCI, TORRENTE PAGLIARA. ARGIROFFI-FOTI: “QUI’ SI PARRA’ LA NOBILITATE”
ROCCALUMERA (Messina) – Dal Canto II dell’Inferno, dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, una esortazione che spronerà due sindaci? Non per rimuginare il passato tanto per tessere le lodi di un ex che ora si gode un più o meno meritato riposo amministrativo, ma per ribadire la necessità di concreti obiettivi da raggiungere sul territorio oggi e subito. Se infatti, il “decaduto” (ed i suoi), impedirono la demolizione della passerella ma poi non fecero si che venisse realizzato un ponte, (che fosse “strallato” o meno), riusciranno il Dott. Argiroffi e il Dott. Foti, almeno a impedire che non venga demolita la stessa passerella?
LAPIDARIO L’ING. CAPO DEL GENIO CIVILE SCIACCA, GIORNI FA: “La passerella sul Torrente Pagliara deve essere demolita immediatamente, perchè è un’opera pericolosissima in caso di piena del torrente che dovesse trasportare con se una notevole quantità di materiale. Ed ha aggiunto: “Indicarla come via di fuga è da irresponsabili e da codice penale”.
L’ing. Sciacca per l’attraversamento del Torrente Pagliara (in alternativa alla ss 114) ebbe a suggere al sindaco del tempo Gianni Miasi di presentare un progetto, (anche un preliminare), e sollecitare la Regione per farselo finanziare. Sarebbe stato un attraversamento stabile e sicuro, una via di fuga in piena sicurezza, non precaria e pericolosa come questa.
Era dunque da credere che, nella conferenza stampa in Comune, – 20 Settembre 2010 – (alla quale fu presente anche l’ex Sindaco Bruno Parisi e l’Assessore Lino Monèa), indetta dallo stesso Miasi per la presentazione di uno Studio di fattibilità di un “ponte strallato”, nella quale annunciava che lo stesso sarebbe stato inserito nel Piano Regionale delle opere pubbliche, (progetto realizzato dall’Arch. Crisafulli del Comune di Furci Siculo), avesse poi avuto un suo riscontro positivo negli anni futuri… ma da quanto afferma oggi Sciacca, così non è?
Ebbene, l’Ingegnare Capo del Genio Civile di Messina, ribadendo la imminente demolizione della più volte combattuta passerella: “Indicarla come via di fuga è da irresponsabili e da codice penale” ha dichiarato, dovrà essere indotto trà le altre cose a ricordare dalle amministrazioni di Argiroffi e Foti (o ad esempio dalla Protezione Civile), che: Ancorchè chiusa al traffico veicolare nei mesi invernali, si tratta di una “passerella sommergibile”, ossia, che in caso di piena del torrente è conformata “concava” appunto per permettere il passaggio dei flutti al di sopra di essa e… invece il pericolo “da codice penale”, tanto più in totale assenza di pulizia del del greto del torrente negli ultimi anni, è (soprattutto) a monte dello stesso, dove il livello della sabbia sta oramai raggiungendo il bastione sui due lati, mentre l’incriminata passerella si trova alla foce, molto, ma molto in basso rispetto all’abitato dei due paesi. Furci e Roccalumera, appunto.
16 Dicembre 2013
Giovanni BonarRIGO (geometra)
PONTE STRALLATO: Un ponte strallato è un ponte di tipo “sospeso” nel quale l’impalcato è retto da una serie di cavi (gli stralli) ancorati a piloni (o torri) di sostegno. Rispetto ad un ponte sospeso di tipo classico, in cui l’impalcato è appunto sospeso mediante pendini verticali ai cavi portanti che assumono la forma molto simile ad una parabola, gli stralli del ponte strallato collegano direttamente il piano dell’impalcato alle torri e assumono una forma apparentemente rettilinea. I ponti strallati si stanno imponendo come soluzione ideale per superare le medie e grandi luci fino ad oltre i mille metri.
Se progettato correttamente il ponte strallato ha un regime di sollecitazioni flessionali nell’impalcato di tipo secondario, consentendo così altezze dell’impalcato molto ridotte (sostanzialmente legate alla larghezza dello stesso) con notevoli benefici anche sul piano estetico. Il confronto con il ponte sospeso (il ponte sullo Stretto di Messina), vede sicuramente prevalere il ponte strallato nel campo di luci tra i 200 m e i 1100 m, anche se fosse previsto il transito ferroviario. Infatti il ponte strallato rispetto al ponte sospeso è meno deformabile, più facilmente costruibile e comporta un quantitativo di acciaio ad alta resistenza (per i cavi) decisamente inferiore.
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