Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. ZONA ARTIGIANALE. LA PRONTA REPLICA DI ARGIROFFI
Roccalumera: Argiroffi, sull’area artigianale, replica alla minoranza. Egregio Direttore, ancora una volta sono costretto a fornire un chiarimento ed onorare la verità dei fatti, in merito al comunicato stampa della minoranza, attinente alla pubblicazione del bando per la vendita dei lotti della zona artigianale. Leggo a tal proposito che il merito di detta zona sarebbe dell’esecutivo Miasi. Niente di più falso.
La zona artigianale, così come altre zonizzazioni del paese, è dipesa dall’approvazione del Piano Regolatore Generale, occorsa il 26.5.2003 ad opera della gestione amministrativa Argiroffi-Saitta, frutto di una visione lungimirante del paese. Visione che ha puntato alla crescita di Roccalumera, tanto da aver consentito l’insediamento di un albergo, di alloggi di edilizia residenziale assistita e di una ampia zona commerciale. Quanto poi alla zona artigianale ricordo agli smemorati componenti della minoranza ed al loro leader che essa al tempo dell’approvazione del PRG è stata dotata di un piano PIP (Piano di Insediamento Produttivo), che ha permesso di ottenere i lotti, che oggi sono in vendita. Circa il fatto che per pubblicare il bando sono trascorsi sette mesi, e tanto tempo sarebbe stato mal speso, ricordo ancora ai consiglieri di minoranza che in tale periodo siamo stati impegnati a riparare i guasti prodotti da chi mi ha preceduto.
Nel merito voglio rimarcare che il regolamento dei lotti in vendita è totalmente diverso dalla precedente manifattura, perché diverso è il prezzo, diversa la composizione degli organismi di valutazione, diverse le modalità procedimentali. Da ultimo, ci tengo a dire che ho la massima stima di Antonio Garufi, Elio Cisca, Ettore Fleres ed Andrea Vadalà, perché la loro condotta, che io condivido in pieno ed è stato il motivo e la ragione esclusivi che ci ha portati a condividere un percorso in comune, è stata di totale dissociazione dalla maldestra gestione del duo Miasi-Santisi, orientata soltanto alla distruzione di ogni tipo di risorsa, sia essa finanziaria che logistico-organizzativa dell’azienda comunale.
Quanto poi all’indebita appropriazione mossami, essa è frutto del deragliamento mentale che sta interessando i consiglieri comunali di minoranza unitamente al loro leader, occorrendo per la stessa come presupposto indefettibile l’esistenza di un bene, che nel caso specifico non vi è stato, avendo io, insieme a tutti i miei collaboratori amministrativi, ricevuto in eredità dalla gestione amministrativa passata solo e soltanto macerie.
16 Febbraio 2014
Cordialmente, Gaetano Argiroffi
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