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Roccalumera. Ecco come ti trasformo la “periferia”
Quando si parla di periferia di un paese o di una città, in generale si sottintende degrado e abbandono. Nella periferia, infatti, si accontentano di vivere generalmente le persone meno abbienti: ciò allo scopo di risparmiare sui costi che dovrebbero sostenere altrimenti per affittare o comprare un appartamento al centro. In periferia si verificano atti di vandalismo e di delinquenza.
ROCCALUMERA (Messina) – Ebbene, anche stavolta parliamo della via Amerigo Vespucci, posta a sud del paese e che costeggia il torrente Pagliara (nonché soffocata da numerosi tabelloni pubblicitari) la quale, attraverso il suo nastro d’asfalto collega il lungomare Cristoforo Colombo con la più distante (poco più di 500 m.) zona artigianale-industriale e quindi a monte di questa si raggiungono i paesi di Pagliara e Mandanici.
Fogliodisicilia.it aveva recentemente segnalato a Sindaco ed assessore al ramo, proprio a riguardo di questa periferia: maggiore attenzione per la manutenzione del verde pubblico, per lo spazzamento di strade, piazza-parcheggio, aiuole e quant’alto, urgenza di derattizzazione e risanamento delle tante tane di topi, veri e propri “turisti” in massa di notte e di giorno per le strade, ed ha filmato le grandi quantità di rifiuti ingombranti che stavano oramai trasformando la zona dei cassonetti in una vera e propria discarica a cielo aperto. Già da anni noi e tanti cittadini, tappandoci il naso, chidevamo si trovasse una soluzione seria e definitiva ai pessimi odori provenienti dal vicino depuratore.
LA PUZZA: PRESTO I LAVORI AL DEPURATORE CONSORTILE
Per tutte queste segnalazioni, (in parte riprese da siti e giornali locali), l’amministrazione Argiroffi ha prontamente agito impegnando frà l’altro una ditta specializzata, la quale dopo la derattizzaione ha murato l’intera striscia di marciapiede interessata da tane sul terriccio. Anche l’aspetto igienico è ora evidente, ma si è trattato diffatti di ordinaria manutenzione gradita quanto necessaria, tanto più in prossimità di flussi turistici estivi di bagnati.
QUEI TABELLONI DA 18 MQ ANDREBBERO TOLTI
Rimangono tuttavia non pochi e tantomeno trascurabili problemi da risolvere in questa periferia, che paradossalmente è sia zona di residece che di approdo alla neo zona artigianale-industriale. Ebbene, la concretizzazione un sogno per i roccalumeresi, e cioè la nascita di una sorta di “cittadella del lavoro” là dove per decenni furono i limoneti a far campare le famiglie, comporterà inevitabilmente da qui a breve (perché non esistono altre strade d’accesso provenendo dallo svincolo autostradale), all’incremento a dismisura del traffico dei TIR, che ancora adesso è limitato alle necessità di un paio di aziende se non a camionisti che invertono in manovra il loro senso di marcia di giorno e di notte.
TIR: DIAMO UN’ALTERNATIVA AL LORO PERCORSO
In mancanza di una “porta” di accesso diretta dall’autostrada Messina-Catania, più lavoro significherà di sicuro più caos senza peraltro garantire (è bene precisarlo) più occupazione per la gente di Roccalumera, visto che il libero imprenditore, magari messinese o di altra provenienza, sarà libero di scegliersi altrove i propri impiegati ed operai. Insistiamo sul problema della viabilità e vivibilità perché realmente saranno compromesse da una nuova zona artigianale attiva: aggiungiamoci anche il parcheggio di fortuna in questi anni operato da taluni TIR, nonché il travaso (quasi quotidiano) da un TIR a un camion, ora di mattoni forati e acciaio da costruzione ora di uva da spremere o di lamierati per autovetture, e potrei continuare a lungo. È gente che lavora sia chiaro, è gente che ha trovato un luogo di “periferia” dove, non essendoci né parcheggi a pagamento né molto transito, invade letteralmente in varie ore della giornata, parte della sede stradale per …lavorare. Ripristinare i parcheggi a pagamento per i non residenti, sarebbe una delle soluzioni praticabili ove rendere la zona più residenziale.
PIAZZA- PARCHEGGIO VERSA IN CONDIZIONI PIETOSE
Abbiamo iniziato questo articolo con il parallelo “periferia = degrado”. Intervento utile sarebbe la risistemazione della piazza-parcheggio, da anni abbandonata a sé stessa, dove permangono alberi non potati o secchi, lampioni divelti, sede stradale franata, marciapiedi e panchine a pezzi. Da qui, si potrebbe procedere alla messa in opera di nuove panchine lungo la salita che costeggia il torrente, e poi, se non il totale rivestimento del bastione con lastre in pietra naturale, quantomeno una verniciatura di bianco, (come si fa nelle gallerie in autostrada) darebbe un senso di pulizia.
Magnifica cosa, sarebbe istituire un personale appositamente dedicato a questa zona, (se non per un lavoro giornaliero almeno a giorni alterni). Personale, che impedisca il vandalismo sui giochi per bambini che nel frattempo sarebbero messi in opera sulla via Amerigo Vespucci e che provveda nel contempo alla manutenzione del verde e spazzamento durante tutto l’anno. Ciò perché questa lunga e ampia via di accesso al paese, può veramente cambiare definitivamente volto e diventare ottimo “biglietto da visita” da presentare al turista. Anche questo scrivente è pronto a svolgere la propria parte di lavoro.
27 Giugno 2014
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