Santa Teresa di Riva
UN PRANZO CON I MENO GIOVANI E GLI AUGURI DI NATALE
Due sono le tematiche che oggi vi voglio proporre: una è l’importanza della libertà di pensiero, sempre e dovunque. L’altra è la mia bella esperienza di ieri, vissuta fra gli anziani. A Santa Teresa di Riva per il pranzo di Natale.
La libertà di pensiero oggi: Taluni, non si rendono conto, che se passa il messaggio secondo il quale chiunque la pensi diversamente da chi governa, -fosse anche semplicemente il sindaco di paese- è il cattivo, è l’individuo sbagliato da emarginare, si spacca una comunità, si creano fazioni avverse, si fomenta l’odio, il conflitto più subdolo.
Osservando taluni recentissimi comportamenti, posso capire allora chi tutto d’un tratto, da che ieri era loquace e spontaneo è divenuto silenzioso e circospetto pur avendo ora le stesse ragioni da esternare di qualche tempo fa. Posso capire chi, tutto d’un tratto non risponde al tuo saluto, seppure personalmente non gli hai fatto niente di male. Posso capire ma non condivido questo sprofondare nel peggior passato oscurantista.
Siamo all’antivigilia del Santo Natale, tempo di pace e di riconciliazione. Ieri una suora che io nemmeno conosco, si avvicina, saluta una amica accanto a me e poi mi dice: – “mi piace quello che scrive nel suo blog, sa?”. La ringrazio, è dopo gli auguri mi saluta e va via.
Non molto tempo fa, e per un decennio, ebbi modo di apprezzare colui che salutava indistintamente tutti i funerali, tutti i parenti dei defunti del paese, amici o contrari. Ebbi modo di apprezzare chi rappresentava tutti e non una cerchia ristretta di amici, vecchi amici di famiglia.
Ieri, sono stato al pranzo di Natale organizzato per gli anziani di Santa Teresa di Riva. Invitato dal primo cittadino Cateno De Luca, sono rimasto ammirato dell’impegno e dell’amore che lo staff della mensa scolastica ha profuso nel servire ai tavoli ciò che di ottimo aveva cucinato per i meno giovani.
Questi anziani che hanno gli occhi pieni di ricordi, che sono stati per trent’anni in Venezuela perché la loro terra non dava loro pane, che sono stati in Svizzera od in Australia addirittura affrontando trentadue ore di volo. Questi anziani che sanno regalarti una battuta, una poesia dialettale, che sanno far rivivere luoghi, cose e persone come furono un tempo ed ora quasi non sono più.
Un Sindaco ciaramiddaru? Beh! Era la prima volta che vedevo il primo cittadino di un Comune, -in questo caso il fiumedinisano Cateno De Luca-, irrompere armato di ciaramedda, in un pranzo natalizio o meno. Certamente una bella esperienza per tutti, soprattutto se si pensa che in passato non veniva concessa alla terza età santateresina. Significativo vedere anche gli assessori servire ai tavoli, e il maestro della ciaramedda (maestro anche di Cateno), a suggellare con i suoi brani la solennità del Natale di tutti.
In definitiva, credo, tuttavia, di aver solo sfiorato uno dei significati importanti del Natale, nonché ospitato a Santa Teresa e adesso qui a raccontarvi più che altro l’emozione e non la banale cronaca. Buon Natale a tutti quindi, senza limiti appartenenza di comune, di provincia o regione o Nazione, e che il nuovo anno possa essere pregno di quelle soddisfazioni che ognuno di noi, magari da tempo spera di cogliere.
23 dicembre 2014
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