Santa Teresa di Riva, Spettacolo e Cultura
Santa Teresa di Riva. Il Cuore e la Cultura
SANTA TERESA DI RIVA (Messina) – Una serata, – come sempre – pregna di emozioni e di “cuore” come ha avuto modi di sottolineare il dott. Antonio Presti. Graditissime le presenze di Mimma Duro, figlia del mai dimenticato Carmelo Duro, Katia Rigano e le sue preziose foto, Myiriam Inf e non per ultimi i giovani migranti che hanno arricchito la sala zeppa di cotanto pubblico.
MELINA: “GRAZIE FILIPPO PER QUELLO CHE HAI SCRITTO!”
La presentazione del libro di Flippo Brianni, ha suscitato forte emozione innanzitutto nella presentatrice Melina Patanè, la quale ha affermato di essersi commossa leggendo le sue pagine, pagine dalla quali ha voluto trarre e condividere una breve ma intensa lettura, applaudita quanto unanimemente apprezzata. “Grazie amico mio”, conclude Melina. Flippo Brianni, avvocato e conosciuto giornalista, scrive da sempre, ma a spingerlo a realizzare questo libro sarebbe stato il figlioletto Giovanni Paolo.
Antonello Bruno e le sue mai banali domande: fra le note dell’anima, ritrovarsi nell’altro, in diciassette racconti che certo faranno riflettere i lettori che ricordano noi siciliani migranti come li ricorda Filippo dalle esperienze personali che ha voluto raccontare. Siciliani, popolo di migranti e viaggiatori, dunque.
Ma è il momento di Antonio Presti, il quale è ancora febbricitante ma fortemente nello stesso tempo romanticamente presente col cuore. Ci tiene a sottolineare. Da ciò che racconta, e tanto ha da dire, da come lo esprime, si legge tutta la sua voglia di vincere contro coloro che vogliono affossare la cultura, la bellezza, persino l’innocenza di ragazzi. Uomini politici che vengono e che poi senza lasciare nulla vanno via, ma la purezza di un libro ad esempio resta, si un libro scritto col cuore. Presti è infine premiato con una scultura ideata da Carmelo Spinella e realizzata da Ivan Spanò, artisti già apprezzati in molte altri occasioni.
Infine, come spesso avviene al “Caffè d’Arte”, a chiudere la serata è il Maestro Agatino Scuderi, in questo caso accompagnato dal poliedrico Gianpiero Vesio Todaro al contrabbasso e da una giovane ensamble. È dunque il momento del concerto: si chiede il silenzio in sala, si può apprezzare così ogni nota, ogni vibrazione di corda di chitarra, e applaudire alla fine di ogni esecuzione. Che dire: bravi tutti!
17 Dicembre 2016
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