Bastian Contrario
Mercato degli Agricoltori: a Nizza di Sicilia c’è, a Roccalumera chissà
Sulla Gazzetta del Sud di oggi (28 novembre 2017), spicca un articolo che sembra proporre – o farsi addirittura portavoce – di una novità che potrebbe interessare in primis i cittadini di Roccalumera, ma anche parte del comprensorio jonico. Esso recita:
“il mercato del contadino va molto di moda e, a Roccalumera, in parecchi sperano di avere una struttura del genere. Si tratta di proprietari e coltivatori diretti che riescono a produrre nei loro orticelli frutta e verdure. Il loro progetto è quello della vendita diretta “dal produttore al consumatore”, però – prosegue il giornalista – non c’è un posto adeguato dove esporre la propria merce.
Secondo il giornalista, Antonio Sturiale avrebbe dichiarato: “Per la verità, il Comune dispone di un mercato ortofrutticolo, ubicato sulla strada che porta al cimitero. Un locale molto bello, in mezzo al verde, dato però in gestione ad una ditta specializzata”.
In verità, – prosegue il giornalista – tanti anni addietro è stato finanziato un mercato ortofrutticolo coperto, che poi è stato regolarmente realizzato, a monte di via Collegio, a quattro passi dalla “114”. Tutti i proprietari terrieri, i contadini e i coltivatori diretti avevano sognato di destinare quella struttura ad una sorta di mercato del contadino, anche perché fra Roccalumera e le frazioni Allume e Sciglio sono tante le famiglie che si dedicano alla campagna. Tra l’altro, – conclude – c’è stato pure un ritorno alla coltivazione degli agrumi e degli ortaggi”.
L’idea è interessante, come buona sembrava essere quella che alcuni anni fa, fu messa in bando dalla attuale amministrazione. Bando riguardante il mercato quindicinale (“fiera” che si sarebbe dovuta svolgere nella zona circostante il campo sportivo comunale), senonchè, già sabato 13 maggio, dopo anni di febbrili preparativi, fu Nizza di Sicilia a lanciare il proprio “Mercato degli Agricoltori”.
“L’iniziativa per il mercato agricolo denominato “Mercato degli Agricoltori” aveva inizio quattro anni fa, e veniva completata nel 2016. Sono 17 gli stand, contornati da piante d’ulivo già presenti e lasciati per un contesto naturale, il tutto posto nelle vicinanze dell’abitato nizzardo. Per l’utilizzo di questi stand, furono 16 le domande pervenute dal territorio”.
È chiaro che, senza un reale dialogo fra imprenditori, contadini e agrumicoltori, è difficile che una pietra gettata nello stagno da un qualsiasi giornalista locale, fosse anche suffragata da forte volontà popolare, possa decollare in tempi brevi.
Ricordiamo ai nostri lettori che, ad esempio, la gran parte degli imprenditori rifiutarono di partecipare al bando del mercato quindicinale, (accettarono solo in tre o quattro), oltre ché per la presenza sul territorio di quello del mercoledì di Nizza Sicilia e quello di Santa Teresa di Riva, anche per le norme stringenti imposte dalla legge (nonchè applicate alla lettera dall’amministrazione Argiroffi), le quali norme, sempre per fare un esempio, avrebbero richiesto furgoni “euro 6”, quando fra i commercianti della zona è già grazia di Dio se ve ne sono “euro 2”. Stiamo parlando di una realtà molto grave, dove anche in conti del commerciante in questione spesso sono a posto. Non lo sono perché non arriva a pagare tute le tasse.
Ebbene, se la provocazione di oggi, avrà un seguito in incontri aperti al pubblico oppure no lo sappiamo. Non vogliamo essere uccelli del malaugurio affermando a priori il nostro dissenso, ma certo è che, persino le sagre paesane come quelle di Antillo, di Casalvecchio Siculo e non solo, una mano a contadini, produttori di insaccati ecc. la hanno data e la continuano a dare. Ma certo, l’amministratore Argiroffi, che meglio del sottoscritto conosce la realtà dei propri concittadini e del comprensorio, saprà oggi come rispondere a dubbi e proposte passate e recenti.
Nota: Nella foto di repertorio, uno degli incontri che l’ex Sindaco di Nizza di Sicilia ebbe mesi addietro con gli imprenditori della zona.
BASTIAN CONTRARIO
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