Bastian Contrario
Primo ottobre 2009–primo ottobre 2017: ricordiamo una tragedia!
“Affinchè nel corso degli anni nessuno dimentichi il dolore che avvolse Giampilieri ed i suoi abitanti, poniamo queste pietre a ricordo della tragedia del 1° ottobre 2009. Possa col suo dolce suono, questa lira accompagnare il dolore del pianto ma anche la speranza della rinascita”. Queste parole leggiamo sulla lapide (nella foto a lato, il monumento), che commemora, a Giampilieri superiore, le 37 vittime dell’alluvione che inghiottì nel fango – oltre Giampilieri – anche Scaletta e villaggi circostanti. La ricordiamo proprio oggi, tristissimo ottavo anniversario che tante ferite ancora aperte e sanguinanti conta fra i superstiti di un territorio sempre in allerta e sempre a rischio idrogeologico.
Scavarono a mani nude, tirarono fuori vittime e fra queste l’eroe Simone Neri, Sottocapo in Servizio Permanente della Marina Militare che, dopo essersi messo in salvo allontanandosi dalla sua abitazione di Giampilieri crollata in seguito all’alluvione, udendo urla di aiuto da parte di familiari e concittadini è tornato indietro salvando nove persone.
Il 5 ottobre 2010, presso l’ “Istituto Pasquale Simone Neri, medaglia d’oro al valore civile”, fu organizzato un convegno al quale fu presente l’Onorevole Nanni Ricevuto (allora presidente della Provincia di Messina), fra questi, tecnici illustri: dall’Ing. Santi Trovato (presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina) all’Arch. Gianni Rolando (presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri), all’Ing. Giuseppe Di Natale (presidente Assemblea dei presidenti – Ordine degli Ingegneri di Ragusa), all’Ing. Marco Allegretti (presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti), al Prof. Giovanni Perona (Politecnico di Torino).
Essenzialmente si parlò di un RADAR a banda X, (avente un raggio d’azione di 30 chilometri, il cui costo cadauno si sarebbe aggirato sui 10.000 euro. Avrebbero dovuto essere quattro in Sicilia), e sarebbero stati installati anche sei pluviometri nella provincia di Messina per il monitoraggio delle fiumare, fra cui quella di Camaro… Si disse: “Le sirene già installate, (qualcuno disse che neanche funzionavano), servono solo ad allarmare la gente”.
Ma eccoci a “festeggiare” l’ottavo anno dalla tragedia che fece discutere le alte sfere della politica di Roma. In quel 2009, Silvio Berlusconi fu presente al funerale delle vittime celebrato da mons. Calogero La Piana. All’uscita, l’attuale ottuagenario, fu fischiato dalla folla e apostrofato buffone. Aveva promesso delle new town in altro loco, mentre la gente voleva che fossero ripristinate le loro abitazioni nei siti dove erano nati e cresciuti. Molti sopravvissuti furono dirottati negli alberghi. Ancora oggi, a quanto risulta, c’è gente che vive ospite di parenti perché non ha una casa dove viverci.
Sappiamo, quanto la politica sia strumentalizzante nelle occasioni delle tragedie. Il sud e la Sicilia sono vittime ma nello stesso tempo “serbatoio” di voti. Ricordiamo la foto che fece il giro del mondo attraverso il web, che ritraeva l’allora presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, posare sorridente abbracciato al sindaco di Messina, proprio sui luoghi della tragedia di Scaletta.
Potremmo parlare per ore, toccando situazioni apparentemente meno gravi (fino alla prossima “bomba d’acqua”), come le passerelle realizzate sui torrenti Pagliara (fra Roccalumera e Furci Siculo), sul torrente Agrò (fra Sant’Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva e non sarà l’ultima, quella sul torrente Nisi (fra Alì Terme e Nizza di Sicilia.
Stamattina, ecco che la passerella sul “Pagliara” (vedi foto a lato) è tornata istituzionalmente chiusa, mentre guardiamo il greto dell’omonimo torrente zeppo di terra e rifiuti nonchè “bosco di alte sterpaglie” ai limiti esondazione. E così il resto del comprensorio, nonostante le proteste eclatanti di questi anni, gridate da sindaci ora non più in carica e consiglieri provinciali del comprensorio ora dediti ad altri ruoli.
Con sommo rammarico, dunque, leviamo la nostra preghiera in ricordo delle vittime di Giampilieri e Scaletta, augurandoci ancora ed ancora quel risveglio delle coscienze che mai c’è stato e che, mentre i giovani senza prospettive di lavoro vanno via dalla loro Terra, ci sia finalmente in una protesta popolare imponente e quanto mai ascoltata dalle alte sfere di chi detiene il potere. Il potere sulla vita o morte della gente.
01 Ottobre 2017
Bastian Contrario
Un Commento
Giovanni Bonarrigo
http://ilgrido.blogspot.it/search?q=giampilieri
Collegio Geometri ME. Convegno sull’alluvione del primo ottobre 2009