Bastian Contrario, Furci Siculo, Roccalumera
Un bobcat al lavoro per… il giro d’Italia
“Roccalumera-Furci. Riaprite quella passerella!” titolavamo il 25 aprile. Ebbene, ieri un bobcat si è messo a lavoro. Ma ha fatto ben poco.
La passerella fra Roccalumera e Furci, fu chiusa al transito veicolare due anni fa dal Genio Civile di Messina, perché ritenuta pericolosa, ma secondo il parere di parecchi automobilisti, furcesi, roccalumeresi, nizzardi, aliesi e non solo, sarebbe opportuno che la passerella sul torrente Pagliara sia riaperta il 10 maggio, ossia in occasione del passaggio del Giro d’Italia, quando cioè la Statale 114 rimarrà chiusa.
Una via di fuga importante: si è parlato in molteplici occasioni persino di ponte definitivo. Se ne occuparono i sindaci Miasi-Parisi prima e Argiroffi-Foti in tempi recenti. Ricordiamo che, il 02 ottobre 2009, (foto a lato), mentre a Scaletta e Giampilieri si scavava per recuperare i cadaveri da montagne di massi e fango, a Roccalumera, veniva inviata una ruspa, la quale iniziava a demolire con il proprio martello pneumatico.
lo studio di fattibilità di un ponte “strallato”. Prontamente bloccata la demolizione del 2009, in data 20 settembre 2010, (foto in basso), fu indetta una conferenza stampa presso l’aula consiliare del comune di Roccalumera, alla quale parteciparono, oltre ovviamente al sindaco Miasi, anche l’allora primo cittadino di Furci, Bruno Parisi, nonché il consigliere provinciale Lino Monèa. Lo studio di fattibilità, approntato dall’Arch. Crisafulli, sembrava aprire la strada, – è il caso di dirlo -, ad una concreta opportunità di realizzazione, se non a breve, in tempi ragionevoli ad un’opera definitiva nonché sicura. Intanto, da allora, la passerella rimaneva chiusa in inverno e riaperta nel periodo estivo.
Una ferma presa di posizione dell’ingegnere capo di Messina, scaturiva però dopo il nubifragio del 10 ottobre di due anni fa, quando la furia del torrente Pagliara, invase e quasi seppellì la passerella, coprendola di terriccio ed ogni tipo di rifiuti e, facendo secondo alcuni da tappo al naturale deflusso delle acque. La scorsa estate la passerella rimase chiusa.
Non sono mancate le proteste, anche perché da quel momento la passerella rimase sempre sbarrata persino nei mesi estivi, quando prolungati ingorghi sulla 114 mettevano in crisi la circolazione veicolare.
La passerella, al momento è incatenata sui due lati, perché così decise l’ingegnere capo del Genio Civile di Messina Leonardo Santoro, che scrisse addirittura al Sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, e a quello di Furci, Sebastiano Foti, evidenziando che quella via di fuga “va abbattuta”.
Ma, torniamo ad oggi, anzi a ieri. Il bobcat all’opera, ha in realtà raschiato un piccola parte della sabbia, pietre e rifiuti vari, (lasciando inalterato il restante immondezzaio, della cui pulizia, magari si occuperà l’altro Comune), buttandoli subito a ridosso delle bocche d’uscita dalle quali dovrebbe defluire il torrente quando attivo.
Nella foto in alto, (scattata oggi, 27 aprile 2017), al n°1 vediamo come permanga la chiusura della passerella, al n° 2 e 3, vediamo la zona interessata dalla pulizia di ieri, e al n° 4 la montagnola di sabbia che adesso ostruisce definitivamente le canne della passerella.
Due giorni fa, chiedemmo che ambedue i sindaci coinvolti, facessero urgentemente valere le proprie ragioni presso l’assessorato regionale competente. Estendiamo adesso ad altri sindaci del comprensorio jonico, fra cui anche il Dott. Giuseppe Di Tommaso (Nizza di Sicilia), Cateno De Luca, (Santa Teresa di Riva), nonché Rosanna Fichèra (Sant’Alessio Siculo), che si uniscano al coro di protesta di coloro ai quali sta a cuore, non solo il benessere della cittadinanza amministrata ma del territorio circostante tutto.
Giovanni Bonarrigo
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