Politica
Roma: la Camera da l’ok alla nuova legge sulla Legittima difesa
È stato approvato con 225 Sì, il Ddl. Ora passa al Senato. Salvini, allontanato dalle tribune, inscena sit-in a piazza Montecitorio. Costa: “Legge a tutela della famiglia”
ROMA – Come da previsioni e nonostante il no di Silvio Berlusconi, il ddl che riconosce come legittima difesa la reazione alle rapine notturne ottiene il primo via libera del Parlamento. L’aula della Camera ha approvato infatti la nuova legge con 225 Sì, 166 No e 11 astenuti. A favore hanno votato Pd, Ap, Civici e innovatori. Contrari M5S, Forza Italia, Lega Nord, Mdp, Sinistra Italiana-Possibile e Fratelli d’Italia. Astenuti Centro democratico e Psi.
I punti salienti della legge. Gli emendamenti dei democratici hanno comunque ampliato la possibilità di ricorrere all’uso delle armi da parte della vittima. Il primo emendamento, infatti, prevede che per la vittima di un’aggressione la reazione è considerata legittima difesa, quindi anche possibile con le armi, quando si verifica “di notte”, con “violenza sulle persone o sulle cose”. Il secondo, invece, precisa l’esclusione della colpa di chi reagisce “in situazioni di pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale“. Infine, nel caso in cui chi ha esercitato la legittima difesa sia stato indagato ma venga assolto, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.
Per Salvini non è abbastanza. Ma per le opposizioni che sostengono la linea dura – Carroccio in testa ma anche Fratelli d’Italia oltre a Forza Italia – non è abbastanza. Violente le proteste in aula di Fdi e leghisti, che hanno esposto cartelli accusando la maggioranza di aver voluto una “legge a metà”. Lo stesso Matteo Salvini, presente nelle tribune riservate al pubblico, è stato allontanato e accompagnato fuori dai commessi poco prima della votazione finale. Il leader della Lega ha infatti gridato “Vergogna, vergogna”, ma il regolamento della Camera vieta a chiunque sieda in tribuna qualunque segno di approvazione o disapprovazione per quanto avviene nell’emiciclo. Salvini, con altri deputati leghisti che indossavano magliette con su scritto “La difesa è sempre legittima”, “Io sto con le vittime”, ha poi tenuto un sit-in in piazza Montecitorio: “Questa legge è l’ennesimo affronto di un governo clandestino che arma i ladri e non difende i cittadini: quando la Lega sarà al governo farà una legge seria” ha detto.
Gli altri “contro”. Critiche sono piovute anche dal M5S, che parla di “leggi scritte male”, e da sinistra. Come accennato, anche gli scissionisti bersaniani di Mdp hanno votato contro, definendo la legge “un bluff contrario ai principi garantisti”, con il capogruppo Francesco Laforgia che ha commentato: “È un pastrocchio del Pd e un arretramento sul piano della civiltà giuridica”.
I “pro”. Il ministro di Ap per gli Affari regionali con delega alla Famiglia Enrico Costa ha invece plaudito alla norma approvata: “È una nostra vittoria a tutela della famiglia”. Anche il deputato Pd Walter Verini ha elogiato il ddl, definendolo “un provvedimento serio a tutela cittadini, che irrobustice il concetto di legittima difesa ma all’interno dei principi della civiltà giuridica e della Costituzione”. E il capogruppo dem Ettore Rosato ha aggiunto: “C’è la possibilità di reagire, ma senza farsi giustizia da sé. Risponde a domanda di sicurezza dei cittadini ma senza Far West”.
Una legge come in Francia. La norma sulle rapine notturne si rifà a un analogo provvedimento vigente nella legislazione francese, che prevede appunto la legittima difesa per l’atto di respingere aggressioni perpetrate di notte con aggressione, violenza ed inganno.
Fonte, “La Repubblica”.
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