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Roccalumera, rissa in aula. La minoranza: altro che riduzione delle tasse!
Roccalumera (Messina). In occasione dell’ultimo Consiglio comunale (06-06-2017), il punto 10, avente ad oggetto “Approvazione bilancio di previsione 2016-2018 e DUP 2016/2018”, all’ordine del giorno, i consiglieri del gruppo di minoranza consiliare, nella loro dichiarazione di voto (contrario), dichiaravano:
“che le aliquote dei tributi comunali sono state ridotte in maniera del tutto insufficiente e solo limitatamente all’I.M.U., mantenendo, sostanzialmente, a carico dei cittadini una pressione fiscale insostenibile e di gran lunga superiore a quella esistente nel 2012, prima dell’insediamento dell’attuale Amministrazione; tale situazione appare ancora più incomprensibile se si tiene conto che le criticità finanziarie non incidono più in maniera rilevante”;
Aggiungendo fra le altre cose, che: “i proventi della zona artigianale sono stati destinati non solo al pagamento dei debiti risalenti alla passata gestione, ma anche al pagamento delle numerosissime ordinanze sindacali, emesse nel 2014 e nel 2015 e per altre iniziative dell’attuale Amministrazione”;
Incarichi legali: La dettagliata la dichiarazione di voto della minoranza, tratta anche gli incarichi legali, che a suo parere sarebbero stati conferiti in questi anni dall’Amministrazione Argiroffi “senza rispettare i “principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, proporzionalità e pubblicità” di cui all’art. 4 del d.lgs. 50/2016, in alcuni casi incarichi anche opinabili ed evitabili, con notevole esborso di denaro pubblico”. A tal proposito sarebbe stato persino disatteso il parere negativo del Segretario Comunale che verrebbe riportato in maniera esplicita e motivata nelle delibere di Giunta Municipale n. 18 e 21 del 23/02/2017 con cui l’Amministrazione dà incarico ad un arbitro esterno per €. 1.000,00 e nomina proprio consulente per €. 16.848,00; successivamente, inoltre, il collegio arbitrale, appena insediatosi, stabilisce un compenso complessivo di €. 63.000,00 di cui €. 31.500,00 a carico del Comune”.
Alienazione di alcuni beni comunali: dal 2013 ad oggi, nonostante deliberata ogni anno, non sarebbe mai stata avviata la formale procedura. “tra cui, in particolare, il terreno dell’ex lottizzazione c.d. Sapienza, con previsione di incasso pari a circa €. 372.500,00”;
Bandi pubblici: l’Attuale Amministrazione – oltre ad essere esclusa clamorosamente da alcuni bandi pubblici per motivi banali (vedasi: Scuola Elementare Centro e Municipio) – non sarebbe stata nemmeno capace di gestire i finanziamenti ottenuti dal lontano 2013, a scapito della sicurezza dei cittadini e delle loro tasche.
Nel suo comunicato stampa, il gruppo di minoranza, fa un elenco esplicativo relativo alle tasse comunali in questo quadriennio, dicendo:
“Con l’approvazione del Bilancio di Previsione 2017 le tasse rimangono ancora inspiegabilmente di gran lunga superiori al Bilancio 2012, redatto prima dell’insediamento dell’attuale Amministrazione!” aggiungendo: “Eppure, il Sindaco Argiroffi durante la campagna elettorale del 2013 aveva promesso “non aumenteremo le tasse”: solo bugie per abbindolare gli elettori e conquistare il palazzo!”
Aggiunge: “L’Amministrazione, infatti, col primo Bilancio del 2013, ha aumentato le tasse mantenendole al massimo anche negli anni successivi:
– I.M.U. incrementata di quasi il 40%, passando da 0,76 a 1,06%;
– I.R.P.E.F. incrementata di quasi il 35%, passando a 0,8%.;
– costo delle celle aumentato fino al 22% per i residenti e fino al 100% per i non residenti;
– valore di mercato delle aree edificabili ai fini I.M.U. aumentate RETROATTIVAMENTE in alcuni casi fino al 270%;
– tassa sulla spazzatura a livelli altissimi a causa di un piano economico finanziario dell’ATO Rifiuti di circa €. 1.200.000,00 accettato dall’Amministrazione e mai contestato con convinzione e determinazione, anche se alcune voci di spesa sono palesemente ingiustificabili.
Non sarebbe più credibile, secondo il gruppo di minoranza, “il tormentone” della massa debitoria che verrebbe artatamente gonfiata in quanto ormai tutti sanno che le somme da reperire in bilancio sono di gran lunga inferiori a quelle continuamente millantate per pagare i debiti pregressi: debiti che sarebbero serviti, soprattutto, per forniture e servizi necessari ed utili per l’arricchimento dell’Ente e riconosciuti tali anche dall’attuale maggioranza.
Si avverte, (ad un anno dalle prossime elezioni amministrative), già aria di forte conflittualità. Non a caso, in occasione dello stesso consiglio comunale di cui qui si parla, il confronto fra il consigliere di minoranza Melita e quello di maggioranza Cacciola, è sfociato nell’ennesima rissa verbale. Il consigliere Cacciola, in quest’ultima occasione abbandonava l’aula per sbollire le proprie ire, per poi rientrare più convinto di prima delle proprie posizioni, nonché dell’ottimo ed indiscutibile operato del proprio gruppo.
Nota: La foto che appare nella home-page è d’archivio.
Giovanni Bonarrigo
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