Spettacolo e Cultura
Zichichi a Forza D’Agrò: dalla “Trottolina” alla “Antimateria nucleare, all’Antimondo”
FORZA D’AGRO’ (Messina) – Una lunga salita, superando il nuovo semaforo posto dall’ANAS in prossimità della ormai famosa frana di Sant’Alessio Siculo. Per giungere in perfetto orario al convegno dell’illustre scienziato prof. Antonino Zichichi nei locali dell’antico Convento Agostiniano. Affrontiamo un tragitto ben conosciuto, ma ci appare quanto mai violentato dalle frane e dagli smottamenti. Tanta la “terra rossa” quà e là riversatasi di recente sulla strada e poi ripulita dalle ruspe per finalmente riaprire il transito. Haimè, i movimenti franosi della collina, in almeno due casi hanno svuotato il manto d’asfalto tanto da creare dei veri e propri sprofondamenti che costringono le auto a pericolosi saliscendi. Ma, è dello Scienziato trapanese che vi voglio parlare. Giunge, a lungo atteso, nell’aula convegni del convento agostiniano, che da semivuota che era si riempie di gente. Presenti: Televisioni locali, giornalisti, fotografi, autorità: con il professor Zichichi siede al tavolo l’Assessore provinciale Mario D’Agostino ed il Sindaco di Forza Fabio Di Cara, ma nelle prime file, fra le poltrone dedicate alle autorità… notiamo il sindaco di Santa Teresa di Riva, il primo cittadino di Roccalumera… ma non appena lo scienziato inizia a discorrere il resto diviene meno interessante. Ascoltiamo e di quanto sentito riveliamo (con grande coscienza di ignoranza), le poche parole che ci hanno maggiormente colpito:
ZICHICHI: “La cultura del nostro tempo non è moderna, è pre aristotelica” lo afferma convinto Zichichi, poi in un escursus storico alla ricerca delle origini delle testimonianze della Civiltà, aggiunge: “la civiltà inizia con la scrittura cuneiforme, ma forse molto prima, centomila anni. Non perde occasione di ribadire, (chi lo conosce lo sa bene), che la scienza non può prescindere dalla religione e che invece bisogna prendere le distanze da astrologia e superstizioni varie.
Ma prima di continuare, voglio ricordare come, nell’ormai lontano 1997, durante un mio periodo di permanenza nel trapanese, venuto a conoscenza dell’a grandezza di Zichichi e delle sue scoperte, mi sono premurato a visitare Erice, paese posto in cima ad una collina. Quanto mai caratteristico nelle sue stradine lastricate di pietra, che come una Taormina ma più genuina e molto meno caotica, risveglierebbe un senso di pace e di storia passata se non (me ne perdoni Zichichi) deturpata dalle tante antenne del Cento di Ricerca “Ettore Majorana” e dal riscontrabile inquinamento elettromagnetico. Fu comunque bella esperienza.
Lo scienziato, dichiara: “Spesso, parlano di Scienza persone che non hanno inventato o scoperto nulla. Fidarsi di quanto affermano sarebbe come affidarsi ad un medico che non ha mai professato l’attività”.
E ancora: “Prima di Galileo Galilei, tutte le scienze si potevano ricondurre alle scoperte di fuoco e ruota. Per arrivare al comunissimo telefonino che tutti abbiamo oggi, quante scoperte scientifiche sono state necessarie. Parlare con un amico che si trova sulla luna, inviare foto a migliaia di chilometri di distanza”.
Prosegue: “In appena quattro secoli è avvenuto tutto. Fa riferimento a Enrico Fermi (anni ’50), e afferma che “la Scienza ci fa uscire dal “buco nero culturale”.
Parla di Universo sub nucleare, di Big-Beng, ma in varie occasioni quasi a voler riconciliare il suo linguaggio tecnico con i non addetti ai lavori, dice: “non abbiate paura se qualche volta non capite qualcosa, perchè ci sono voluti secoli, a volte millenni, affinchè alcuni scienziati comprendessero la tal cosa” e poi fa riferimento a Euclide e Pitagora, ai loro Teoremi che fanno riferimento ad una “struttura logica”.
Zichichi afferma: “Ci sono tante filosofie od opinioni, concetti personali, pensieri, ma una sola è la Scienza. La Scienza è la logica del Mondo”.
L’Antimateria Nucleare. Zichichi nomina Thomson, il fisico britannico noto per aver scoperto la particella di carica negativa: l’elettrone. Ma lo scienziato parla di “pezzettino dell’elettricità” quindi di “pallina” e poi di “trottolina”. Sarebbero poi passati ben quaranta lunghi anni fino a quando il fisico Paul Dirac (premio Nobel nel 1933) dia una spiegazione sul perchè la “pallina” è “trottolina”… e quindi esista una antipallina. L’equazione è incisa su ferro nell’aula magna ad Erice.
Antielettrone: Anderson lo scopre nei raggi cosmici. 1965, esperimento. Antimuro… antigrattacielo… antisole… antiluce… antimondo, (quest’ultimo, inteso come antiuniverso)…
I commenti del pubblico: non potevano mancare domande sul nucleare ad uno Scienziato che ne è la bandiera.
La risposta di Zichichi: “a mio parere rappresenta l’unica alternativa praticabile per mantenere il livello di benessere al quale siamo abituati”, tiene conto delle crescenti necessità di energia a cui una società in evoluzione demografica (l’Italia non fa eccezione), ma anche in relazione ai confort della qualità della vita, è sempre più succube. Certo che un passo indietro, verso la riduzione dei consumi e contemporaneamente all’utilizzo diffuso di energie alternative come il Fotovoltaico, l’Eolico, le Biomasse ecc. ci affrancherebbe (almeno in parte) dall’impellenza di centrali atomiche, che infondo nessuno vuole sotto casa propria.
Ripubblichiamo un articolo del 09 Maggio 2011
Giovanni Bonarrigo
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