Furci Siculo, Roccalumera
Roccalumera-Furci. Riaprite quella passerella!
Fu chiusa al transito veicolare due anni fa dal Genio Civile di Messina, perché ritenuta pericolosa.
Secondo il parere di parecchi automobilisti, furcesi, roccalumeresi, nizzardi, aliesi e non solo, sarebbe opportuno che la passerella sul torrente Pagliara sia riaperta il 10 maggio, ossia in occasione del passaggio del Giro d’Italia, quando cioè la Statale 114 rimarrà chiusa.
“Una via di fuga importante – avrebbe dichiarato Vincenzo Chillemi – che consentirebbe a tutti gli automobilisti di poter raggiungere, via lungomare, i centri rivieraschi. Attualmente è chiusa, ma comunque trattandosi di una via di fuga, bisognerebbe, appunto, metterla al servizio della comunità quando il caso e le necessità lo richiedono”.
La passerella, al momento è incatenata, perché così decise l’ingegnere capo del Genio Civile di Messina Leonardo Santoro, che scrisse addirittura al Sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, e a quello di Furci, Sebastiano Foti, evidenziando che quella via di fuga “va abbattuta”.
La presa di posizione dell’ingegnere capo di Messina, scaturiva dopo il nubifragio del 10 ottobre di due anni fa, quando la furia del torrente Pagliara, invase e quasi seppellì la passerella, coprendola di terriccio ed ogni tipo di rifiuti e, facendo secondo alcuni da tappo al naturale deflusso delle acque.
Ma non sono mancate le proteste, anche perché da quel momento la passerella rimase sempre chiusa persino nei mesi estivi, quando prolungati ingorghi sulla 114 mettevano in crisi la circolazione veicolare.
Ora, il problema si presenta causa di un evento molto particolare: passerà il Giro d’Italia e, la Statale 114 Messina-Catania, per un paio d’ore, sarà interdetta alla circolazione. Se qualcuno dovesse sentirsi male, e da Furci volesse recarsi a Roccalumera per imboccare l’autostrada? Oppure: se da Nizza a Roccalumera, degli automobilisti dovessero recarsi a Furci Siculo, che si farà? Arrivati di fronte allo sbarramento della passerella, si dovranno fermare perché cosi fu deciso.
Detto ciò, sarebbe quindi opportuno che ambedue i sindaci coinvolti, facessero urgentemente valere le proprie ragioni presso l’assessorato regionale competente. E ciò anche in prospettiva della prossima bella stagione in arrivo.
25 Aprile 2017
Giovanni Bonarrigo
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