Roccalumera
Roccalumera. Pesce marcio nei cassonetti zona sud
Avveniva oggi: nei cassonetti della zona sud del paese, nella via Amerigo Vespucci, numerosi sacchi neri, legati, emanavano un odore nauseabondo di pesce marcio.
La provenienza non è nota (per ovvi motivi di assenza (pardon, di messa in funzione) delle telecamere di videosorveglianza. Ma una cosa è certa: dall’odore nauseabondo, nonché dalla gran quantità di mosche depositate sui sacchi buttati nei cassonetti, si potrebbe trattare di scarti di una o più pescherie. Di fuori paese?
È da dire che la raccolta mattutina, nel giro di qualche ora dal… ritrovamento, è stata, (come da prassi) effettuata. Tutto a posto, dunque? Si direbbe di no, visto che:
- I cassonetti non vengono lavati da tempo immemorabile, quando invece sarebbe compito della stessa ATO (da contratto) farlo;
- Da quanto è dato vedere a qualunque passante: uno dei cassonetti, che è stato girato sottosopra per inutilità, presenta un enorme foro da marciume sul fondo. Ciò testimonia pressappoco le condizioni dei restanti in lamiera, giornalmente adibiti alla raccolta rifiuti indifferenziata. Comunque, anche quelli in plastica sono privi di coperchio.
- Ma, il fatto più grave è che, aspettando una più che quinquennale promessa (quattro della attuale e più di uno della precedente) dell’amministratore, le telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso, presenti ma mai messe in funzione per beghe varie mai specificate o chiarite, non possono fornire un deterrente contro gli incivili che giornalmente sfruttano la zona come si trattasse di una discarica a cielo aperto.
A parte il fatto che la spazzatura viene giornalmente pesata in discarica e quindi il roccalumerese pagherà un importo che non gli compete pagare, se essa proviene da altro Comune. È inconfutabile lo stato di degrado della zona, spazzata si e no a cadenza mensile.
È da aggiungere che, da tempo la zona si è trasformata in una “risorsa” per “ferrivecchi” fai da te e non, i quali “lavorano” la “merce” via via depositata in loco, prelevando parti di lavatrici, (martello muniti), televisori, cucine a gas, ecc. Il “mercato” riguarda fra le altre cose anche ammassi di stracci ed indumenti vari che, qualcuno usa per …vestirsi. Quando si dice la crisi.
Tutto questo è da tempo noto trasversalmente alle forze politiche di paese. Ciò in quanto comunicato dal passaparola e dagli organi di stampa. Cosa si è fatto per risolvere il problema? Poco o niente. Infatti, per il ripristino dell’impianto di videosorveglianza si parla del dopo estate. Ma che estate sarà questa? Per la pulizia della zona, il solito “team” con l’Apecar, viene inviato a sopperire temporaneamente con una raccolta che dura il tempo di poche ore e poi permane per settimane peggio di prima. E per la crisi? Ebbe! Per quella c’è poco da fare, come altrove d’altronde.
Giovanni Bonarrigo
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