Santa Teresa di Riva, Territorio
Produciamo troppi rifiuti. Bisogna: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare
RIFIUTI ZERO. Toscana: Il comune di Capannori, in provincia di Lucca fu uno degli esempi virtuosi. Il Comune di Capannori, in collaborazione con l’azienda ASCIT Servizi Ambientali SpA, istituì un sistema di raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale, e fu il primo comune in Italia ad aver aderito alla Strategia internazionale Rifiuti Zero. Nel 2012 la raccolta differenziata superava la percentuale del 90%; i cassonetti non esistono.
Rifiuti Zero è una strategia che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente un processo di incenerimento o discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura. Ecco alcune “parole chiave” per guardare con ottimismo ad un futuro a “Rifiuti Zero”. Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.
RIDURRE: Significa semplicemente usare meno gli… “usa e getta”. Quanti bicchieri di plastica, posate di plastica e tovaglioli di carta, troviamo buttati nelle nostre campagne. Pensiamo ad es. alle scampagnate del lunedì di Pasqua o del primo maggio: Non significa essere meno moderni, portarsi da casa piatti normali, bicchieri di acciaio inox, posate normali. Bisognerà riportarseli a casa per lavarli, certo, ma ciò produrrà molta meno spazzatura. Gli esempi da fare sarebbero innumerevoli, diciamo solo, che questa voce, come tante altre, NON E’ COLLEGATA a inceneritori o termovalorizzatori, ma anzi ne renderebbe molto meno necessario il loro futuro impianto nel nostro territorio.
RIUTILIZZARE: Può significare, passare gli indumenti, (come si faceva una volta) di padre in figlio. Senza vergognarsene. Anche le scarpe, oggi, pochi le riparano perchè è più trendy buttare le cose usate per comprare quelle all’ultima moda. Riutilizzare, può significare, tagliare delle vecchie magliette per farne dei strofinacci, al posto della Scottex, che dovremmo prima comprare e poi buttare. Altra spazzatura! Anche quì, lunghissima sarebbe la lista delle cose da fare per riutilizzare, voce che NON E’ COLLEGATA a inceneritori o termovalorizzatori.
RICICLARE: E’ una voce più impegnativa (ma fattibile), perchè (anche se nel Comune di Capànnori, ci sono ben riusciti), necessita fra l’altro della “raccolta differenziata porta a porta”.
C’è da dire che è stato constatato che, la raccolta differenziata (nel nostro territorio) là dove realmente attuata, sta avendo successo anche ai fini del risparmio per le tasche dei cittadini. Parliamo ad es. di Santa Teresa di Riva, (che ha raggiunto l’80%), Casalvecchio Siculo e Mandanici.
Nei Comuni dove ancora ciò non è avvenuta, invece, anche se c’è gente che si prodiga nel sistemare i vari tipi di rifiuti nelle rispettive “campane”, bottiglie di plastica con la plastica, giornali con la carta, vetro con il vetro e umido con l’umido… convinzione comune è, che poi, per mancanza di strutture per il riciclo… le ATO, mettono tutto assieme riempiendo le ormai sature discariche. Riciclare, come dicevo, è la voce più problematica.
Gli studi più all’avanguardia del settore rilevano, infatti, che la soluzione della “questione rifiuti” non sta nel cercare modi per sbarazzarsi di essi ma nello smettere di produrli! Gli scienziati hanno da tempo lanciato l’allarme: “viviamo consumando più del necessario e producendo grandi quantità di rifiuti, come se avessimo a disposizione un altro pianeta su cui trasferirci!”. Ma non è così e, se non cambieremo stile di vita, dovremo fare i conti con l’esaurimento delle risorse e l’avvelenamento del nostro ambiente.
28 Aprile 2017
NOTA: Nella foto, il recente premio conseguito dal Comune di Santa Teresa di Riva.
Giovanni Bonarrigo
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