Bastian Contrario, Motori
Formula E: La “Batmobile” del futuro
La foto della “Batmobile”, (ossia la “E” della prossima stagione) con sfondo Colosseo è – a mio parere – la più suggestiva fra quelle proposte nell’inserto del n° 6 di As.
Più ancora di quella con la tour Eiffel, unisce in se quel senso di passato, presente e futuro che è lo spirito che spinge la stragrande maggioranza del consumismo moderno. Duemila anni di storia non sono bruscolini. Nei tempi moderni, la moda dei SUV ha fatto cadere tabù che mai avremmo immaginato, la frontiera della guida autonoma, che oggi (quantomeno nelle strade italiane), appare fantascienza, viaggia in parallelo con la moda dell’elettrico, sinonimo di “energia pulita” ma anche di nuove generazioni future.
Il disegno della monoposto, non c’è che dire è accattivante. Il trequarti anteriore rende quel senso di futuristico pur sottolineando nelle fiancate quel trait d’union con il modello attuale. Se poi nel trequarti posteriore, la “nudità” sacrosanta dei pneumatici del retrotreno sormontati dalle alette che escludono la consueta ala delle “formula”, rende quell’aggressività ancor più sottolineata da un profilo estrattore quanto mai evidente. Peccato che, proprio quest’ultimo, rappresenti la parte più fragile dell’insieme. Quasi come nelle F1, dove l’ala anteriore è eccessivamente larga e quindi esposta a rottura nei ruota a ruota, agli estrattori della “E” non basterà certo il rostro-parurti per “difendersi” dagli oblunghi musetti competitors.
Ma, dopo questa sintetica occhiata, adesso passerei ad esaminare l’aspetto emozionale che questo “fenomeno” elettrico sta muovendo nell’opinione pubblica. Purtroppo, non avendone i dati, mi devo limitare oggi ad esaminare il mio: appartenendo al mondo dei puristi, sia pur aperti alla tecnica innovativa e non solo al passato dei Grandi Villeneuve, Piquet, Mansell, Senna se non addirittura Ascari e Nuvolari, devo dire che non solo il ronzìo della “E” non basta a compensare quel senso di novità rappresentato dal “moderno” e dal Fan Boost”, ma (con tutto il rispetto per i tanti marchi prestigiosi già presenti), l’assenza di un marchio italiano, e mai sarà rosso Ferrari, non mi restituisce quell’adrenalina che la massima formula mi da. Seppure anche la stessa F1 ipertecnologica poggi essa stessa su basi di interesse che si sono al quanto allontanati dal senso puro di competizione e di eroismo.
Ebbene, la Formula E “Batmobile”, ancorchè abbruttita dallo stesso antiestetico (e non certo privo di alternative valide) halo, che da quest’anno sarà il patrimonio del motorismo non solo della massima formula, può transitare su binari paralleli se non guadagnare dei punti alla F1 di noi puristi. Noi puristi che ci vediamo sottrarre le belle donne dalle griglie di partenza, noi puristi che ci sentiamo traditi da mamma RAI e che magari, pagando già il canone in bolletta, non ce la sentiamo di pagare anche la pay tv per poterci godere in santa pace un’ora e mezza di spettacolo (si spera) ancora adrenalinico.
Probabilmente, la Formula total electric, guadagnerà stagione per stagione prestazioni, marchi prestigiosi, (Maserati?), certamente piloti di grido. Chissà, un giorno avrà una titolazione addirittura Mondiale. E si, il futuro, riserva sempre delle grosse sorprese.
Bastian Contrario
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