Bastian Contrario, Politica Roccalumera
Roccalumera. Segnaletica orizzontale nuova sul… degrado
Nel famoso testo di Giorgio Gaber, del 1965 “Eppure sembra un uomo”, leggiamo: “Sul muro c’era scritto / alzateci il salario / l’ha cancellato un grande cartellone / con scritto costa meno il mio sapone”.
Roccalumera (Messina). 06 aprile 2018. Tempo di elezioni amministrative, tempo di maquillage elettorale. Un “rossetto” più o meno efficace per dare un’immagine un po’ più dignitosa al volto di un paese a vocazione turistica, balneare e gastronomica. Via Amerigo Vespucci. Un nome per la verità altisonante se si pensa che corrisponde alla periferia peggio trattata dell’intero paese. Recenti scerbature nonché sistemazione delle aiuole, hanno dato quella parvenza di vivibilità ad una zona da tempo infestata dai topi e non più trattata con opportuna derattizzazione. Che dire poi dei cassonetti mèta di pellegrinaggi notte-giorno provenienti da ogni parte del comprensorio jonico al pari di Furci Siculo, anche qui zona periferica costeggiante torrente. Non è certo questa la raccolta differenziata che i cittadini dei due centri jonici si attendevano sin da dicembre 2017. Anzi, da molto prima.
Ma torniamo a stamattina: operai al lavoro misurano il nastro d’asfalto, impiegati del Comune sovrintendono i lavori. Ecco che in un battibaleno (su un fondo d’asfalto squassato da forti dislivelli per quotidiano passaggio di Tir che fanno tremare letteralmente gli edifici, nonché solchi post metanizzazione per posa tubatura fognaria per sostituzione parziale della precedente marcia, il tutto ripetutamente segnalato anche per lettera al Sindaco Argiroffi già prima del 2015), apparire… la NUOVA SEGNALETICA ORIZZONTALE. Verrebbe da esclamare: “il paziente ha le gambe rotte e gli mettono il rossetto rosso porpora”.
Che dire della più volte citata “PIAZZA PARCHEGGIO”, che piazza proprio non è? Parcheggio attenzionato da scerbatura recente, senonchè ridotta ad un cumulo di macerie per vandalismo ma anche per mancata manutenzione a seguito frana della zona e laceramento del piano piastrellato ed asfaltato. Per la verità, situazione critica già appartenente ad amministrazione precedente ma non per questo da sottacere. Non funziona più un solo lampioncino delle decine che la arredavano nel giorno della sua lontana messa in opera, tanto a moderare la meschina situazione compensano i nuovi lampioni a led (recentemente anch’essi) posti in opera sulla via maestra solo in quel tratto.
“Sul muro c’era scritto / alzateci il salario / l’ha cancellato un grande cartellone / con scritto costa meno il mio sapone”. Dai palchi dei comizi, si annuncerà presto: “dopo i sacrifici imposti dai debiti ereditati, adesso è tempo di crescere”. Ebbene, sarebbe stato tempo di CRESCERE già cinque anni fa se solo gli amministratori avessero rinunciato alle loro congrue indennità di carica, lo era già dieci anni fa… lo sarebbe stato venti anni fa e prima ancora. Fatto sta, che i grossi problemi della gente comune (bilanci familiari), rimangono quelli della disoccupazione, del lavoro, della necessaria emigrazione dei giovani e non solo giovani. Talenti che scappano via perché non credono più che veramente, “DOMANI” sia finalmente il “DOMANI” giusto. È da sperare, infatti, al di là di facili strumentalizzazioni ed affermazioni infelici da parte dei politici di turno a carico degli scriventi, spesso tacciati con: “quelli ce l’anno con noi”, che sia (finalmente) la stessa gioventù a cambiare il METODO amministrativo. Speranza vana, lo sappiamo. Speranza vana!
Bastian Contrario
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