Spettacolo e Cultura
Rocca Imperiale. Premio “Salvatore Quasimodo” alla presenza del figlio
Consegnati i riconoscimenti della quarta edizione del Premio “Salvatore Quasimodo”. La cerimonia rientra nelle ricorrenze speciali del cinquantenario della morte del poeta siciliano
La quarta edizione del premio “Salvatore Quasimodo” rientra nelle ricorrenze speciali che hanno ricordato il cinquantenario della morte del poeta siciliano che cade proprio quest’anno. La cerimonia di premiazione si è svolta a Rocca Imperiale, “Il Paese della Poesia”, durante la decima edizione del festival poetico “Il Federiciano”, alla presenza del figlio Alessandro Quasimodo, dell’editore, poeta e organizzatore del Premio Giuseppe Aletti, del poeta torinese Gian Giacomo Della Porta, già vincitore del “Quasimodo” nel 2017, e della presidente dell’Associazione “Senartica” Lucia Abbate.
Nell’auditorium gremito di persone provenienti da tutta Italia e anche dall’estero (Francia, Germania, Venezuela), sono stati ufficializzati i nomi dei vincitori delle numerose sezioni del premio letterario, che prevede ben quindici categorie, in considerazione della personalità eclettica di Quasimodo, che era un poeta, traduttore, saggista, amante della musica e dell’arte in generale. Ai premiati sono stati consegnati medaglie (ai finalisti), targhe (ai secondi e terzi classificati) e un quadro con l’immagine del poeta per i primi classificati di ogni sezione: Giovanni Codutti, Giorgio Zapparella, Maria Mottola, Sandra Ludovici, Ildo Cigarini, Camillo Lanzafame, Francesco Liparulo, Christian Spinello, Roberta Pelagalli, Niccolò Grossi, Luisa Marini, Emilia Isabella Nastasi, Giacomo Cassetta, Alessandro Caione, Vincenzo Mancinelli, che hanno ricevuto il premio dalle mani di Giorgia Marcelli, dello Staff Aletti Editore.
Proprio a Rocca Imperiale, è ubicata una stele in pregiata ceramica con la poesia “L’alto veliero” di Quasimodo (che parla della nascita del figlio), e quest’anno il 20 agosto (giorno di nascita del poeta) è stata aggiunta la stele con la poesia “Al figlio” di Maria Cumani, sua compagna e moglie per oltre venti anni, e madre di Alessandro Quasimodo. Con le due poesie dedicate al figlio della coppia, scelte da Giuseppe Aletti, si è inteso rendere un altro omaggio a questo importante poeta del 900, la cui visione pessimistica è più che mai attuale tanto che la sua importanza viene riscoperta dalle nuove generazioni.
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