Roccalumera, Storie di Sicilia
Il Santuario di S. Antonio di Padova a Roccalumera
Sull’antica via Consolare Valeria – oggi via Nazionale – che attraversa il centro di Roccalumera, in provincia di Messina, è ubicato il Santuario intitolato a Sant’Antonio di Padova. Marta di una moltitudine di pellegrini il 13 giugno di ogni anno, in occasione della festa del Patavino, il Santuario è affidato alle cure delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore, fondate dalla Madre Veronica Briguglio e dal Canonico Messinese Francesco Maria di Francia l’11 marzo 1897.
Voluto da Madre Veronica di Gesù Bambino, il tempio di Sant’Antonio fu costruito in appena otto anni: i lavori iniziarono nel 1926 e si conclusero nel 1933. Nel mese i Giugno 1930, tuttavia, la chiesa, non ancora terminata, fu aperta al culto. La realizzazione dell’opera portò un notevole impiego di risorse umane ed economiche, e il progetto si potè ultimare “grazie a sacrifici umani e sovrumani e alla generosità dei Benefattori” (Decreto di erezione a Santuario, 8 Dicembre 1982).
Il 5 Settembre 1982, Suor Natalina Arcodia, Superiora Generale delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore, inoltrò all’Arcivescovo di Messina Ignazio Cannavò una petizione con la quale chiese, a nome della Congregazione, di elevare il frequentato luogo di culto a Santuario diocesano. Con decreto dell’8 Dicembre di quell’anno il presule accolse benevolmente la richiesta; il 20 Dicembre successivo la chiesa roccalumerese divenne Santuario e fu dedicata, dallo stesso vescovo, con rito solenne.
La facciata, sobria ed elegante, è caratterizzata dal grande ed artistico cancello in ferro battuto, nella parte superiore ornato con lo stemma della Famiglia Cappuccina e con la bella iscrizione, tratta dal libro della Genesi (28,16), che imprime al tempio maestosità e stupore: “vere Dominus est in loco isto” – “veramente il Signore è in questo luogo”.
Quattro ampie finestre ferrate, due per ogni lato, separate da colonne e sormontate da modeste aperture ovoidali, occupano il registro inferiore del prospetto permettendo alla luce di illuminare lo spazio retrostante.
Una mosaicata nicchia dorata, al centro del registro superiore, custodisce l’altorilievo marmoreo del Santo di Padova, ivi collocato il 31 Maggio 1931; l’edicola è affinata da quattro modesti balconcini, due per ogni parte, separati anch’essi tra loro da colonne. Gli archi della facciata sono a tutto sesto. Un timpano curvo ribassato, sormontato da una grande croce, e un’elegante balaustra fungono da corona.
Nell’immagine a rilievo della facciata, Antonio è raffigurato con il Bambin Gesù sul braccio sinistro, mentre con la mano destra porge il pane al pargoletto che gli sta accanto e che lo guarda con amorevolezza. Una bambina, sul lato sinistro tende le piccole braccia verso il Santo nell’atto di consegnargli una minuta lettera con la quale, fiduciosa di essere esaudita, esprime le proprie necessità. I bimbi della scultura richiamano l’Orfanotrofio femminile voluto dal Fondatore di Roccalumera, costruito dirimpetto al Santuario, confortevole ricovero per centinaia di orfanelle e di bambine povere sin dalla fine del XIX secolo.
Nota: i testi sono tratti dal libretto donato ai fedeli, nonché redatto (nel 2018) da Don Roberto Romeo in collaborazione con Suor Maria Maddalena Spallina, nonché attingendo ad una ricca bibliografia elencata nell’ultima pagina.
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