Santa Teresa di Riva
Il sogno di Carmelo Saglimbeni
“Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e intelligenza … che si vincono i campionati” Jonica nella storia. Campionato promozione 2017 – 2018 ECCELLENZA”. Questa frase era scritta sulle magliette dei tifosi in campo, il giorno che la Jonica raggiungeva matematicamente la promozione in eccellenza.
Santa Teresa di Riva, 3 agosto 2018. Fra i tanti invitati all’inaugurazione della sala conferenze della Jonica F.C. il sindaco Danilo Lo Giudice, il quale, con evidenza condivideva l’entusiasmo che questa squadra sta diffondendo non solo su Santa Teresa di Riva ma in tutta la riviera jonica. A fare gli onori di casa Carmelo Saglimbeni, noto imprenditore, che nel 2013 si infatuava… del mondo del calcio e formava, assieme al genero Enzo Filoramo, una squadra di giovani promesse che avrebbe dato loro grandi soddisfazioni.
Carmelo Saglimbeni è però conosciuto ai più innanzitutto come commerciante d’auto e solo in seguito come titolare di un centro commerciale ben avviato. È quindi di lui che voglio accennarvi, tentando altresì un sottile confronto storico a distanza. Nell’anno in cui Carmelo nasce, ossia viene alla luce a Casalvecchio Siculo, anzi a Fadarechi, frazione del paesello collinare, tale Enzo Ferrari, il mitico Drake, – all’epoca vicino alla cinquantina – realizzava la prima autovettura stradale: la “125 S” che montava un motore a 12 cilindri disposti a V di 60 gradi fra le bancate. La leggenda vuole che in nostro Carmelo, come il grande Enzo, non siano nati per coltivare la terra. Sognatori e caparbi, i due personaggi che oso accostare si presentavano ai rispettivi generi con le tasche colme più di sogni e speranze che di denaro contante.
Carmelo Saglimbeni lascia la sua Fadarechi per impiantare un’officina meccanica già in giovane età, ma è tentato di intraprendere, seppure in un locale angusto ed obsoleto, la vendita di macchine usate. Fa realizzare un soppalco nella camera che da sulla via principale ed ecco nata la prima concessionaria che conta non so bene se una Fiat 850 ed una 600. La scalata di Carmelo è stupefacente fino a meritarsi le attenzioni del gruppo Fiat. E siamo negli anni ’80, quando, concessionario Lancia Autobianchi, il nostro Saglimbeni esporrà nelle sue vetrine la nuovissima Autobianchi Y 10, poi la Lancia Thema e fra le altre novità la Lancia Lybra.
“È veramente incredibile, – gli avrebbe detto una persona importantissima del torinese -, come lei riesca ad emergere in quel deserto”. E Saglimbeni, mentre la Lancia miete successi nei rally di tutto il mondo, espone la sua versione stradale della “S4” in concessionaria. La Lancia Delta S4 veniva all’epoca realizzata (per regolamento) in soli 200 esemplari stradali dai quali venivano derivati venti evoluzioni alla volta (i gruppo B) da 500 – 600 CV cadauna, da impiegare in corsa. Ebbene, anche dopo la tragedia di Toivonen-Cresto al Tour de Corse, dalla quale il mondo dei rally ripiegherà sui più umani “Gruppi A” i trionfi del Team Martini si rispecchiano ancora una volta nelle vetrine della concessionaria di Carmelo Saglimbeni, dove un esemplare farà bella mostra di se.
Capiterà, a me giovanissimo in quegli anni, di accarezzare gli interni delle debuttanti autovetture in esposizione come fossero astronavi in partenza. Tale era l’enfasi che riusciva ad emanare in me quel mondo un po’ speciale che mio zio aveva impiantato dal nulla nella propria terra, a pochi chilometri da casa.
Carmelo Saglimbeni, subirà la crisi dell’auto come tutta Europa e non solo, ma non si perderà di coraggio. Cercherà nuove strade, nuove sfide, non tutte hailui vincenti. Tuttavia, se nel 2014 ha potuto feteggiare i 40 anni di attività ricordando quel 1974 che lo vide pioniero commerciante d’auto, ciò significa che ha certamente cavalcato tempi e crisi con un certo senso del rischio e dell’inventiva persino.
Oggi che la Lancia praticamente non esiste più, se non per il solo modello Y, il nuovo cavallo di battaglia su cui puntare pare proprio essere una squadra di calcio, la Jonica, da portare in alto. Forse molto più in alto di quanto Carmelo Saglimbeni stesso voglia oggi annunciare agli organi di stampa locali. Quel campo di calcio che si augura porterà il suo nome ai posteri. Una storia che mette un po’ i brividi, seppure Carmelo Saglimbeni non è ne sarà mai un Costruttore di auto come Enzo Ferrari. Ebbene, leggendo oggi “SF71H” quale denominazione dell’attuale Ferrari F1, quel “71” che ricalca gli anni di vita vissuta anche dal nostro Carmelo Saglimbeni come dalla “Rossa” di Maranello, qualcosa di mitico lo restituiscono anche alla Jonica.
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