Politica Roccalumera, Roccalumera
Roccalumera. Covid-19 contributo attività commerciali: figli e figliastri?
Il gruppo consiliare di minoranza di Roccalumera, composto da Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana, Maggio, Antonino Scarci, chiede chiarezza in merito al contributo di €. 1.000,00 elargito a 99 istanze su 151 presentate. “una buona parte delle 52 ditte escluse, ritenute non rientranti nei parametri fissati ricorrono le condizioni per poter accedere al beneficio in quanto hanno dovuto sospendere l’attività a causa dell’emergenza Covid-19, alla stessa stregua di tante altre istanze ritenute giustamente ammissibili”.
L’emergenza Covid-19 ha determinato le note restrizioni che hanno avuto un forte impatto su determinate categorie, fra cui le imprese a seguito della chiusura delle loro attività.
E’ sicuramente condivisibile, pertanto, l’iniziativa del Comune di Roccalumera di elargire un contributo economico “una tantum” pari ad €. 1.000,00 per il sostegno al reddito delle attività economiche che si sono ritrovate in stato di sofferenza, chiuse per aver sospeso l’attività dal 09/03/2020 al 19/04/2020 a causa dell’emergenza Covid-19. Non altrettanto condivisibile l’iter seguito e, soprattutto, il risultato ottenuto.
Sono state ammesse al beneficio, infatti, solo due terzi delle domande e cioè 99 istanze su 151 presentate a seguito dell’avviso pubblico con scadenza il 29 aprile 2020.
I consiglieri di minoranza hanno seguito il relativo iter e avanzato richiesta di accesso agli atti in ordine alle domande presentate, domande escluse ed istruttoria con criteri di valutazione e/o motivazione dell’esclusione: finora è stato possibile avere solo l’elenco delle ditte ammesse al beneficio economico e l’elenco di quelle escluse.
Pur tuttavia, da un’attenta lettura ed analisi degli elenchi si evince che per una buona parte delle 52 ditte escluse, ritenute non rientranti nei parametri fissati, ricorrono le condizioni per poter accedere al beneficio in quanto hanno dovuto sospendere l’attività a causa dell’emergenza Covid-19, alla stessa stregua di tante altre istanze ritenute giustamente ammissibili.
Alla luce di quanto riscontrato, perciò, i consiglieri di minoranza hanno ritenuto doveroso chiedere chiarimenti all’amministrazione circa i criteri adottati ed hanno presentato un’interrogazione prot. n. 7013 del 28/05/2020 Interrogazione su intervento economico “una tantum” a favore delle attività commerciali e artigianali a seguito dell’emergenza Covid-19. Con la stessa si chiede, in particolare, perché non sia stato elargito il sostegno economico alle ditte escluse che presentano caratteristiche simili a quelle ammesse e se è nelle intenzioni dell’amministrazione rivalutare le istanze, ad esclusione di quelle che non potevano partecipare al bando. L’amministrazione, inoltre, qualora le risorse finanziarie residue dovessero risultare insufficienti per elargire il sostegno economico “una tantum” promesso, potrebbe procedere all’eventuale rifinanziamento del “Fondo di solidarietà comunale per le imprese COVID-19”.
Si invita, ancora, l’amministrazione a dare un’idonea motivazione dell’esclusione delle istanze e a permettere la massima trasparenza delle procedure anche accogliendo la richiesta di accesso agli atti, ovviamente nel rispetto della legge sulla privacy, al fine di avere piena e completa contezza delle istanze e della documentazione presentata.
Auspichiamo, infine, che tutte le ditte escluse, ma rientranti nei parametri dell’avviso pubblico, possano ricevere il sostegno economico “una tantum” promesso dall’amministrazione, evitando dubbi in merito all’operato del Comune e consentendo così a tutte le attività produttive di beneficiare dello stesso trattamento economico.
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