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Roccalumera. Secondo la minoranza il Sindaco Argiroffi discrimina il commercio ambulante
Roccalumera. I consiglieri di minoranza Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana Maggio e Antonino Scarci, insorgono contro l’ordinanza sindacale del Sindaco Argiroffi n. 48 del 9/10/2020 e, chiedendo con forza il “Ripristino commercio ambulante in forma itinerante sul territorio comunale anche stabilendo degli stalli in prossimità di piazze e piazzali”, e sottolineano altresì: “pensare di convocare un incontro tra le parti per la definizione di una soluzione condivisa è eresia! Non sia mai!”
Ancora una volta a Roccalumera è costume battere un pugno sul tavolo per imporre scelte non condivise e condivisibili di cui non se ne ravvede la logica.
Non si tengono in conto le conseguenze anche sociali ed economiche del provvedimento adottato con ordinanza sindacale n. 48 del 9/10/2020 con cui il Sindaco dispone il divieto dell’esercizio del commercio ambulante in forma itinerante, su tutta la via C. Colombo, ambo i lati, e via Umberto I.
Tale provvedimento, a detta del Sindaco, sarebbe stato adottato dalla necessità di garantire sicurezza, ordine pubblico, igiene e sanità perché gli ambulanti creano intralcio alla viabilità, posizionano i loro veicoli in adiacenza di passi carrabili, passaggi pedonali lasciando a terra gli scarti della merce venduta e sono causa di assembramento.
Chiaramente il Sindaco non può apprezzare il servizio degli ambulanti, evidentemente non ha mai comprato neanche una mela, presenti sul territorio comunale perché non li conosce e non sa quanto questa categoria di lavoratori sia apprezzata dai cittadini di Roccalumera e dintorni.
Si penalizzano anche gli anziani, le massaie e i clienti che inseguono il tempo tiranno che apprezzano il commercio ambulante fruibile “sotto casa” per l’utilità, la qualità e la convenienza di alimenti freschi come frutta, verdura, pane, ecc., e per la possibilità di acquistarne in piccole quantità, rispondente al bisogno personale ed evitando così conservazione prolungata e sprechi.
Ma il sindaco non si smentisce mai: pensare di convocare un incontro tra le parti per la definizione di una soluzione condivisa è eresia! Non sia mai! Questi lavoratori si ritrovano dall’oggi al domani relegati nelle vie secondarie ad esercitare il loro onesto lavoro quasi a nascondersi dopo essere stati additati di tenere comportamenti scorretti!
Si tratta di una drastica e incomprensibile soluzione dal momento che gli atteggiamenti citati nell’ordinanza possono e devono essere sanzionati dagli organi preposti come Vigili Urbani, Carabinieri o Guardia di Finanza sempre presenti sul territorio.
In un’ordinanza precedente (n. 15 del 7/05/2020) il Sindaco regolamentava la vendita al dettaglio degli ambulanti, dove indicava le misure di contenimento e di contrasto del virus Covid-19, per cui non è chiaro perché si usi come motivazione del divieto del commercio ambulante anche l’assembramento quando finora si era rispettato quanto indicato. Dovrebbe valere, dunque, anche per il mercato rionale, grande conquista dell’amministrazione attuale?!
La minoranza non può restare in silenzio: si chiede al Sindaco, con una mozione n. 14330 del 16-10-2020 “Ripristino commercio ambulante in forma itinerante sul territorio comunale”, di ripristinare il commercio ambulante itinerante nella via C. Colombo e nella via Umberto I, anche stabilendo degli stalli in prossimità di piazze e piazzali, in quanto rappresenta un servizio utile ed essenziale per l’acquisto di beni primari per tutte le categorie di acquirenti.
Ci auguriamo che il Sindaco non faccia, come sua abitudine, orecchio da mercante!
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