Motori
One-off, Auto da sogno… e Concept Car
Vengono denominate one-off, un tempo venivano chiamate semplicemente “fuori serie”. Esemplari unici per super ricchi: sultani, cinesi e giapponesi facoltosi, americani… ll nuovo esemplare unico del Cavallino, (Ferrari BR20 con motore V12), è basato sulla GTC4Lusso ed è stato disegnato dal Team di Flavio Manzoni seguendo i criteri scelti dal singolo cliente che l’ha commissionata.
Ho visto sul web numerose one-off realizzate nelle forme della carrozzeria e nel colore (se non anche nella motorizzazione), volute dal committente. Come se non fosse già abbastanza esclusivo entrare in possesso di una Ferrari, ma anche di una Lamborghini, una Bugatti, una Pagani …
La Ferrari P4/5 ad esempio, fu realizzata nel 2006 da Pininfarina. Presentata negli Stati Uniti al concorso d’eleganza di Pebble Beach, il suo punto di partenza era una Ferrari Enzo dalla quale prelevò a piene mani molti elementi. Iil collezionista americano James Glickenhaus ha pagato circa 4 milioni di dollari. “Volevo una vettura che attualizzasse le linee della P3/4 del 1966 che avevo comprato in precedenza”. Naturalmente, il parco macchine di questi miliardari è degno della miglior concessionaria (o museo) del lusso, nulla a che vedere con le possibilità di noi comuni mortali.
Ebbene, la Casa di San Cesario Sul Panaro, appunto la Pagani, ha realizzato l’esclusiva one-off su base Zonda, ribattezzata Color Art Project di Foglizzo. L’artista, famosa per il suo particolare utilizzo del colore e per il suo filone ispiratore definito “moving art”, ha impiegato quattro giorni per realizzare la sua “tela in movimento”.
Ma, lasciamo le one-off per parlare di un progetto, la “Ferrari Stallone” (nella foto). Enzo Ferrari, un giorno disse: “un costruttore d’auto non deve essere né un ingegnere né un tecnico, deve essere qualcuno che ama la sua passione per le auto”. Murray Sharp ha disegnato la Ferrari Stallone: un’auto concepita per occupare il vertice della produzione di Maranello, subentrando alla mitica “LaFerrari”. Murray Sharp non è né un ingegnere né un tecnico e non lavora alla Ferrari, Sharp fa il Product Design a Durban in Sudafrica.
Modestamente, da appassionato di motori e di Formula Uno, ho avuto modo di apprezzare numerose straordinarie creazioni del passato come del presente. Colleziono automodelli in scala e fra questi la Ferrari GTO del 1962 la reputo un’opera d’arte oltre che un pezzo di storia del motorismo. Tornando alla Concept virtuale di Sharp, reputo il progetto molto interessante sin dal nome “Stallone” che, come la Lamborghini perpetra nomi di Tori famosi da Corrida, la inarrivabile e mitica Casa di Maranello non può non contare nella sua produzione uno …”Stallone” di razza.
Concludendo, vorrei ricordare che per realizzare le animazioni, il progettista Sharp avrebbe utilizzato ben 12 diversi software di design. Sei di questi programmi non li conosceva ed ha dovuto impararli partendo da zero. Da umile tecnico CAD ed appassionato di design, mi inchino alla bravura di questo straordinario talento.
GIOVANNI BONARRIGO
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