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Roccalumera. Contenziosi Ato Me4: la minoranza chiede trasparenza
Il gruppo di minoranza: Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana Maggio, Antonino Scarci, interviene per fare chiarezza sulla questione dei contenziosi del Comune di Roccalumera con l’Ato ME 4, un tema sempre incandescente ed attuale e oggetto di un recente comunicato dell’esperto a titolo “gratuito” del Sindaco.
I suddetti consiglieri, tengono chiaramente a sottolineare che: “L’avv. Saitta, esperto a titolo “gratuito” del Sindaco, nonché cugino dello stesso primo cittadino dott. Argiroffi e zio del Vice Sindaco avv. Asmundo, tenta di far passare come meritoria l’azione gestionale circa la vicenda con l’Ato Me 4 e quasi gioisce per il fatto che il Tar si sia dichiarato incompetente per difetto di giurisdizione su un ricorso presentato dall’Ente nel 2012, esordendo con dichiarazioni di natura politica che offuscano il ruolo dell’amministrazione attiva e prevaricano il ruolo dei consiglieri di maggioranza: palese atteggiamento di mentore assoluto!”
In seguito, fanno precisi riferimenti a “carte” e “cifre”: “Dall’esperto, ci saremmo aspettati, piuttosto che un commento su un giudizio del Tar di Catania in riferimento a debiti che non sussistono più, una dichiarazione più concreta e seria sul decreto ingiuntivo n. 860 del 24/06/2020 che riguarda somme creditorie vantate dall’Ato Me 4 di €. 1.352.127,69. Tale credito si riferisce in parte al periodo antecedente il 31/12/2012 ed in parte al periodo che va dall’anno 2013 sino all’anno 2018 e per cui sono state emesse e non pagate fatture, regolarmente contabilizzate e risultanti nei bilanci di esercizio. Se come esperto del sindaco, può anche esimersi dal fornire risposte, come AVVOCATO (conferimento incarico legale per ricorso al decreto ingiuntivo, determina dirigenziale n. 455 del 27/08/2020 per €. 18.000,00) ha il dovere di fare chiarezza e, soprattutto l’obbligo, unitamente all’Ente locale, di fornire gli atti inerenti le fatture oggetto del contendere. Da tempo, il gruppo di minoranza, (nota prot. 11663 del 4/09/2020 e sollecito prot. 11361 del 19/02/2021) ha chiesto copia degli allegati per avere contezza della situazione debitoria ma non è stato possibile né l’accesso completo agli atti né ottenere le copie … per assenza degli allegati, che – per quanto ci è stato riferito – in parte dovrebbero essere in possesso dell’avvocato Saitta!”
Quindi, chiedono di poter espletare un “Contollo Atti e Fatture” che, secondo quanto dichiarano, non sarebbe stato loro consentito: “L’unica certezza è che il comune a tutt’oggi non ha consentito ai consiglieri il controllo su atti che possono essere d’utilità all’espletamento delle loro funzioni: non è un comportamento trasparente ed accettabile da parte dell’ente e del suo legale “esperto a titolo gratuito”! Cosa potrebbero evidenziare queste fatture? A quanto ammontano? A quali anni si riferiscono?
I consiglieri di minoranza pretenderanno di avere contezza della situazione in questione e dell’intera situazione contabile relativa ai rapporti con l’Ato Me 4 e continueranno la loro azionedi controllo politico e amministrativo con la responsabilità di sempre e, soprattutto nell’interesse della collettività.”
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