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Roccalumera. Il (rinnovato) depuratore fa incazzare la gente: politici ai ferri corti
Roccalumera (Messina) neo Bandiera Blu. Il (rinnovato) depuratore consortile pare abbia nuovamente mostrato i propri limiti di portata. Infatti, da diversi giorni un tremendo fetore si è sparso sull’intero lato sud del paese, a ridosso dello svincolo autostradale. Numerose le proteste provenienti sia da residenti che da turisti.
La spiegazione data dal Comune sarebbe che in questi giorni c’è stato un sovraccarico di acque reflue e la quarta vasca ha avuto difficoltà a smaltirle. I numeri: prima che arrivassero i turisti, le acque nere in entrata al depuratore consortile (Pagliara, Furci Siculo e Roccalumera) sono state ogni ora 1578 metri cubi (3 giugno), con l’avvento dei vacanzieri l’impianto è riuscito a smaltirne ogni ora 3637 mc (16 agosto). Sarebbe stato accertato che la maggiore entrata delle acque reflue avviene verso le ore 19.30 quando vacanzieri e gente del posto lasciano la spiaggia per tornare a casa e farsi la doccia. Questo sovraccarico di liquami ( al momento il totale dei residenti a Roccalumera, Pagliara e Furci Siculo, forestieri compresi, sarebbe di 22 mila), avrebbe causato stress meccanico nello smaltimento delle acque nere, con la quarta vasca al limite della capienza. Tutto questo ha generato i fetori nella zona sud del paese.
Secondo il capogruppo della maggioranza Cosimo Cacciola, si tratterebbe di “Episodi irrisori di fronte all’imponente afflusso di turisti e vacanzieri, anche perché non ci sono stati sversamenti e tutto si è svolto nella norma. Da ieri è stata allertata la ditta che ha in gestione la manutenzione dell’impianto, per cui si spera che tra qualche giorno tutto dovrebbe tornare nella normalità”.
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Un tecnico privato, però controbatte: – “l’impianto (seppur potenziato), ha mostrato i suoi limiti di tenuta e non solo nel mese di agosto come tutti sanno. Se poi vogliamo parlare di previsioni di sviluppo per gli anni futuri, dobbiamo mettere in conto un ulteriore incremento turistico, con ovvie e prevedibilissime conseguenze correlate. Anche su Furci Siculo, infatti, se non anche su Rocchenere e Pagliara”, faranno saltare …il tappo”.
La minoranza consiliare, (il 23 agosto 2021) è nuovamente intervenuta in merito ai fetori: “Puzza e ancora puzza nella zona sud del paese vicino al depuratore intercomunale! Continue le segnalazioni da parte dei cittadini, esasperati e spazientiti, residenti nella zona interessata dall’esalazione di fetori e miasmi insopportabili!!” Eppure, – continua nel documento il gruppo di minoranza – dal mese di dicembre 2020 fino a primavera 2021 inoltrata si sono avvertiti cattivi odori provenienti dall’impianto di depurazione, periodo in cui non si registra un aumento di popolazione per presenze turistiche e tante sono state le lamentele indirizzate al Comune. I consiglieri di minoranza, hanno cercato di monitorare la situazione, non abbassando mai la guardia e dopo la comunicazione all’assessore, il 4 febbraio 2021 (nota prot. n. 1961), la mancanza di spiegazioni da parte degli amministratori circa la motivazione della persistenza del fetore hanno presentato un’interrogazione “Problematiche inerenti ai cattivi odori avvertiti in paese e all’impianto di depurazione” (prot. 11249 del 17 /02/2021), in cui chiedevano di conoscere quali fossero le cause dell’inconveniente e se tali problematiche potevano essere collegate a carenze strutturali del depuratore o al suo funzionamento. … Corrini, Cremente, Maggio e Scarci affermano che: “sia doveroso intervenire in maniera risolutiva senza sottovalutare il problema per cui in data odierna, ancora una volta, abbiamo presentato un’interrogazione “Problematiche inerenti il funzionamento del depuratore consortile” in cui si chiede informare la cittadinanza sugli esiti derivanti dal sopralluogo dell’Arpa”.
Nb: La foto (d’archivio) si riferisce alla via Vespucci negli anni ’80, quando iniziarono i lavori per il nuovo depuratore.
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