Bastian Contrario
“Produciamo troppi rifiuti, ORA BASTA!” (era il 2009)
Gli scienziati hanno lanciato l’allarme: viviamo consumando più del necessario e producendo grandi quantità di rifiuti, come se avessimo a disposizione un altro pianeta su cui trasferirci! Ma non è così e, se non cambieremo stile di vita, dovremo fare i conti con l’esaurimento delle risorse e l’avvelenamento del nostro ambiente.
IL MIO ARTICOLO DI ALLORA: “Lunedì 30 marzo alle ore 19.30, nella sala conferenze di Villa Ragno a S. Teresa di Riva, si è tenuto l’incontro pubblico “I love Rifiuti Zero”, aperto a tutti i cittadini della zona jonica, per la nascita del ‘Comitato Rifiuti Zero – Zona Jonica Messina’ inserito nella rete “rifiuti Zero” nazionale.
Il vero Leader è l’AMBIENTE, la sua salvaguardia e con essa la nostra salute e la salute dei nostri figli. Per salvare il nostro territorio dal degrado, che ha insozzato Napoli e la Campania, (e non ci manca molto a noi della provincia di Messina per essere a quei livelli), ci vuole l’impegno della gente tutta, alla quale bisognerà semplicemente spiegare che:
RIDURRE: Significa semplicemente usare meno gli… “usa e getta”. Quanti bicchieri di plastica, posate di plastica e tovaglioli di carta, troviamo buttati nelle nostre campagne. Se pensiamo al prossimo lunedì di Pasqua, poi. Non significa essere meno moderni, portarsi da casa piatti normali, bicchieri di acciaio inox, posate normali. Bisognerà riportarsele a casa per lavarli, certo, ma produrrà molta meno spazzatura. Gli esempi da fare sarebbero innumerevoli, diciamo solo, che questa voce NON E’ COLLEGATA a inceneritori o termovalorizzatori, ma anzi ne renderebbe molto meno necessario il loro impianto nel nostro territorio.
RIUTILIZZARE: Può significare, passare gli indumenti, (come si faceva una volta) di padre in figlio. Senza vergognarsene. Anche le scarpe, oggi, pochi le riparano perchè è più trendy buttare le usate per comprare quelle all’ultima moda. Riutilizzare, può significare, tagliare delle vecchie magliette per farne dei strofinacci, al posto della scottex, che dovremmo prima comprare e poi buttare. Altra spazzatura! Anche qui, lunghissima sarebbe la lista delle cose da fare per RIULTILIZZARE, voce che NON E’ COLLEGATA a inceneritori o termovalorizzatori, ma anzi ne renderebbe molto meno necessario il loro impianto nel nostro territorio.
RICICLARE: E’ una voce più impegnativa (ma fattibile), perchè (nel Comune di Capànnori (Lucca), primo Comune d’Italia che ha messo in partitica la Raccolta Porta a Porta, sono ben riusciti), necessita fra l’altro della RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA. Infatti, da statistiche ufficiali, è stato constatato che la raccolta differenziata (nel nostro territorio) è stata, fino ad oggi, un fallimento totale. Vero è, che se anche tanta gente si prodiga nel sistemare i vari tipi di rifiuti nelle rispettive “campane”, bottiglie di plastica con la plastica, giornali con la carta, vetro con il vetro e umido con l’umido… convinzione comune (e purtroppo a ragione), è che poi, per mancanza di strutture per il riciclo… le ATO, poi, mettono tutto assieme. Ribadisco infine che: non abbiamo bisogno di professoroni della scienza, semmai, abbiamo bisogno del sano consiglio dei nostri nonni anziani. Gli studi più all’avanguardia del settore rilevano, infatti, che la soluzione della “questione rifiuti” non sta nel cercare modi per sbarazzarsi di essi ma nello smettere di produrli!”
Oggi, 25 gennaio 2022, ne sono cambiate di cose in TREDICI anni. La RACCOLTA DIFFERENZIATA, nella riviera jonica messinese decollò per prima a Santa Teresa di Riva (maggio 2016) poi, via via in tutti i Comuni, (anche perché lo prevedeva la Legge): per fare un esempio, Roccalumera e Furci la hanno iniziata nell’estate 2018.
È vero che, dal 2009 sono stati raggiunti importanti risultati in questo settore, come ad esempio: la scomparsa degli (spesso) stracolmi e puzzolenti cassonetti in giro per i paesi; il raggiungimento di percentuali importanti nella effettiva Differenziata; la (si dice) riduzione dei costi in bolletta per i contribuenti…
Cosa, invece, NON ha funzionato? Diciamolo subito: se è vero che la recentissima chiusura della piattaforma Sicula compost per circa 15 giorni ha impedito ai cittadini di Roccalumera-Furci di conferire l’umido, ben più grave appare il panorama RACCOLTA RIFIUTI in prospettiva futura. Si stanno saturando le discariche. Ciò significa che, la prospettiva della RIDUZIONE DEI COSTI, non solo è andata a farsi benedire ma, è più che probabile che con la necessità di trasportare il rifiuti nel Continente (o addirittura all’Estero), i costi possano addirittura RADDOPPIARE.
Torniamo a quanto si disse quel Lunedì 30 marzo 2009: si parlò di: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, e si prospettarono i TERMOVALORIZZATORI in Sicilia. A oggi, (mentre nuove emergenze e difficoltà vengono dettate dal Covid), nessun termovalorizzatore è stato realizzato. Solo annunci e prospettive dall’attuale Governatore Nello Musumeci, nuovamente candidato alla stessa poltrona per la identica carica.
Bastian Contrario
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