Bastian Contrario
Un momento di grande (ir)responsabilità
In un momento drammatico come quello attuale, mai come adesso, mi sento chiamato a dire la mia e non per rendiconto personale ma della collettività. Certamente, la situazione pandemica è sfuggita di mano su Messina e sulla riviera jonica per non dire in tutta la Sicilia e tante altre regioni d’Italia. Dalle nostre parti, in questi giorni ho visto interminabili file di persone davanti alle farmacie, in strada, davanti ai Laboratori di Analisi Cliniche. Molti di loro erano in paziente attesa di fare il tampone. E che dire degli ospedali? Delle Terapie Intensive sature?
Ebbene, per quanto microscopico possa essere in questo momento l’impatto sulle istituzioni che un piccolo blog come il mio sia in grado di provocare tentando di smuovere costruttivamente il Sistema, per me tacere mentre intere famiglie vengono abbandonate dagli ospedali strapieni sarebbe un sacrilegio.
Potrei citare quegli ospedali ai quali intere famiglie colpite dal Covid e non solo, hanno chiesto aiuto sentendosi rispondere “teneteveli a casa, qui non c’è posto”. Il cuore mi brucia, pensando che qualcuno molto in alto faccia tattica proprio in questo momento, giochi con le statistiche (talvolta fasulle), “spalmi” i dati ufficiali o più semplicemente se ne freghi e pensi solo al proprio futuro politico. I riferimenti al Presidente Nello Musumeci ed all’assessore Razza non sono casuali.
In questi mesi per non dire in questi due anni, mentre la gente moriva (e muore) di Covid anche da noi, ho avuto modo anche io di ascoltare decine di testimonianze: non parlo delle numerose dirette facebook (“deluchiane”) che anche io ho ascoltato, ma di confessioni rivoltemi da amici personalmente coinvolti, ora nella malattia ora nell’Attività Sociale a favore dei bisognosi. Storie tremende e/o assurde, che sono precipitate principalmente sulle spalle di sindaci di piccole comunità come di grandi città come Messina e su tutta la Sicilia. In molti casi, sindaci responsabili e veri padri di famiglia hanno fatto e continuano a fare il loro possibile per porre rimedio alle inefficienze croniche delle strutture sanitarie come della stessa politica nazionale.
Credo di conoscere un tantino cosa sia l’ipocrisia, quando colui o colei che “bussa alla porta” di tanti altri, non ottiene risposta alcuna o peggio viene preso per i fondelli e ripetutamente. È come ricevere delle coltellate al cuore. Da ciò deduco che il Covid non solo ha smascherato definitivamente la “mala razza” che per decenni ha governato la Sicilia e l’Italia, ma sta evidenziando le ataviche falle del Sistema. La mala gestione del Coronavirus ha fatto si, inoltre, che le persone entrassero in confitto l’una contro l’altra. Cosa gravissima.
E veniamo a problemi che potremmo definire “secondari” ma correlati alla sopravvivenza delle nostre famiglie: in tempo di pandemia, alla fine, anche il semplice Consigliere comunale di paese, per fare un mero esempio, alla fine non sa come risolvere la questione e se ne lava le mani.
Tutti sappiamo dell’imminente aumento di luce e gas a livello nazionale, cosa che in altri Stati ha provocato persino sommosse popolari, ma se scendiamo nel dettaglio al piccolo Comune, facciamo l’esempio di Roccalumera, ecco che, (non solo recenti) balzelli FORZOSI continuamente inviati a mezzo Posta, meritano una circostanziata e più approfondita discussione. Nel nostro caso, il contribuente meno abbiente, ossia povero, è costretto a protestare presso l’Ufficio Tributi quando, non solo la stranota bolletta di Acqua-Depurazione da 200 m3 (a contatore) dell’anno precedente, ma gli viene recapitata anche I.M.U. e Tari, di annualità pregresse, poiché (effettivamente) risultavano in arretrato e non pagate. A questo punto, o hai la ricevuta da esibire, tale che attesti il già avvenuto saldo in quell’anno, oppure devi pagare entro 60 GIORNI. Cavoli tuoi. Precisiamo, che il Recupero crediti a mezzo raccomandata RR, è in atto da almeno due anni in paese. Ciò l’ho verificato di persona.
Quindi, forse, e dico forse, nonostante le ovvie “necessità di bilancio comunale”, sarebbe stato il caso di attendere ancora un po’ piuttosto che vessare la gente con codesti “macigni” in piena pandemia. Forse, anziché chiudere sbrigativamente il quesito posto in Consiglio tempo fa dalla Minoranza con un “stiamo cercando di stanare i furbetti”, sarebbe stato più umano farsi, prima di agire, un attento esame di coscienza. Un cristiano segno della Croce.
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Bastian Contrario
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