Santa Teresa di Riva, Spettacolo e Cultura
Intelligenza artificiale, una nuova frontiera in evoluzione
Santa Teresa di Riva (Messina). I. A. Intelligenza artificiale, Metaverso: il prof. Davide Arabia ha affrontato ed approfondito un tema che, volenti o dolenti, appartiene alla nostra progenie o comunque si rivolge con forza imperante alle nuove e future generazioni. Effetti positivi e… negativi.
Cultura, conoscenza ed attualità. Come tutti sanno nell’ambiente e non solo, ormai da anni il Caffè Riva d’Arte si confronta in ogni appuntamento con tematiche contemporanee quanto di assoluto spessore coinvolgendo ogni fascia d’età e di “sapere”. Sarebbe infatti riduttivo definire “di nicchia” o peggio “per pochi” un incontro che sa rivolgersi, approfondendo con chiarezza ed umiltà, tematiche attualissime.
Metaverso, una nuova frontiera? “Una realtà tridimensionale nella quale il nostro avatar – ricordate il film? – agisce”. Le grandi aziende stanno investendo moltissimo. Il prof. Arabia ha messo in guardia sugli effetti negativi dei cosiddetti social, in proposito dei quali il professore non ha parlato solo di “dipendenza” ma di veri e propri danni che qui non definirò per manifesta ignoranza, ma che certamente tornerà a spiegare in altre occasioni egli stesso sempre al Caffè d’Arte.
Prima di passare ai ringraziamenti della prof. Patanè, ai poeti Anna Maria Briguglio, Salvatore Cordaro, Michele Mantarro e Antonino Smiroldo, che hanno con i loro versi puntato i paletti sulla creatività umana sostenuta da emozioni e sentimenti che mai l’artificio tecnologico potrà imitare, a Gianfranco Sessa, creativo e naturalista, cultore dell’arte povera, impregnata però dalla ricchezza degli elementi sole, mare, vento, legno, pietra che con le sue” facce” asimmetriche e dagli occhi strabici, ha focalizzato l’attenzione sullo strabismo della nostra società, all’attore Carlo Barbera per la sua pregiata interpretazione di un brano dell’Amleto, vorrei aggiungere qualche altro dettaglio sulla tematica della serata.
Lo strumento oramai più grande utilizzo è rappresentato dal PC: il computer, il tablet, ma meglio ancora il diffusissimo smatophone, in mano, quotidianamente ed h24 anche e soprattutto ai minorenni, dà quella sensazione di “totale connessione” e contemporaneamente di “tutto e subito” che in molti casi facilita e semplifica la vita, (vedi pagamenti online, prenotazioni, controllo telecamere antifurto da remoto, ecc. ecc.) ma, se lo scienziato trapanese Antonio Zichichi, (Assessore ai beni culturali regione Siciliana), l’8 febbraio 2013 avvertiva: “Come mai Archimede cadde nell’oblio per 2000 anni? Perchè la cultura di quel tempo non era in grado di capire cosa aveva fatto Archimede. La cultura moderna è prearistotelica, non va al passo con le grandi conquiste della scienza, perchè se andasse al passo con le grandi conquiste della scienza, tutti saprebbero cosa vuol dire telefonino, un oggetto alle frontiere delle conoscenze scietifiche”, c’è forse da ragionare un pochettino.
C’è da ragionare, non solo sul fatto che “siamo ormai dipendenti dai PC, che siamo costantemente “spiati” dalle multinazionali, (vedi, attraverso whatsapp e similari), che siamo inconsapevolmente “orientati” verso l’”offerta” acquisti quotidiana, a pagare le conseguenze è la nostra stessa capacità di confrontarci efficacemente nella realtà, in quella società che si evolve si alla velocità della luce, ma in direzione di tali manager come Zuckerberg, Musk e similari “maghi” del business e senza scrupoli.
Intelligenza artificiale: fake news? Un qualsiasi sito che (oggi) fa uso di tale tecnologia, fra le tantissime cose (anche positive) che può realizzare, può pubblicare 1.200 articoli (senza controllarne le fonti), al giorno. Avete letto bene.
Giovanni Bonarrigo
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