Politica
SPECIALE MANOVRA. FISCO: RIVISTE LE DETRAZIONI AI FIGLI
IL BONUS BEBE’ CRESCIUTO – Gli sconti fiscali per i figli sotto i tre anni aumentano di 320 euro (1.220 euro complessivi), quelli sopra i tre anni di 150 euro.
Sull’Irap la commissione Bilancio della Camera ha confermato ieri la scelta di suddividere le risorse in due distinte destinazioni: 709 milioni nel 2014 e 810 a regime dal 2015 andranno alla platea di tutte le imprese, mentre resta separato il fondo per i piccoli (professionisti e ditte individuali) da 248 milioni nel 2014 e 209 milioni nel 2015. Il destino di questa”riserva”sembra però segnato al Senato, quando le risorse saranno destinate probabilmente ad altre finalità, come il patto di stabilità interno ai Comuni e il rafforzamento del fondo per il turn over allentato del comparto sicurezza.
In nottata, inoltre, la riscrittura del pacchetto fiscale presentato dai relatori ha subito solo una modifica di rilievo, che consiste nell’aumento delle detrazioni per i figli a carico e per i figli con disabilità. Per i primi, se minori di tre anni, l’importo passa a 320 euro di aumento (1.220 complessivo); per quelli sopra i tre anni dai 180 decisi ieri si scende a 150 euro. Per i disabili, invece, gli importi diventano 550 sopra i tre anni e 620 sotto. Sempre in materia di detrazione per i figli a carico, è passata una correzione che ne proroga la validità ai contribuenti che risiedono all’estero.
Salvo stravolgimenti decisi in nottata Governo e relatori hanno respinto ogni altra possibilità di modifica all’emendamento dei relatori. Passa invece la riapertura dei termini per la rivalutazione dei beni d’impresa fino al 30 giugno 2013.
Sull’esenzione Irpef per le reversibilità degli indennizzi agli invalidi di guerra, invece, si deciderà tutto al Senato. Il Governo, sulla base delle indicazioni giunte dalla Ragioneria generale dello Stato, ha cassato ogni possibilità di modifica della norma proposta dai relatori che ripristina l’esenzione Irpef ai soggetti con redditi fino a 15.000 euro che percepiscono pensioni di guerra e indennizzi. Sul tema si profila un ordine del giorno firmato dall’intera maggioranza che dovrà impegnare il Governo a ripristinare l’esenzione Irpef anche per le reversibilità dell’indennizzo.
Al netto del fondo per l’Irap dei “piccoli”, l’impianto del taglio del carico fiscale sulle imprese resta comunque immutato. La riduzione del cuneo fiscale, infatti, passa per una riduzione della componente lavoro. L’emendamento introdotto dai due relatori, riscrive al rialzo le deduzioni per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, per le nuove assunzioni e la franchigia per le imprese di minore dimensione (valore della produzione fino a 180.000 euro). La forbice sull’Irap, come aveva già annunciato la scorsa settimana il ministro dell’Economia, sarà operativa dall’anno d’imposta 2014. E secondo quanto si legge dalla relazione tecnica avrà effetti in termini finanziari per le casse dello Stato e per le imprese in sede di acconto per il 2014 per 709 milioni di euro che diventano 810 milioni a regime dell’anno d’imposta 2015.
Dalla simulazione della ragioneria, sulla base delle dichiarazioni dei modelli Irap presentati nel 2011 e relativi all’anno d’imposta 2010, i tecnici di via XX settembre hanno stimato in 1,014 miliardi l’ammontare complessivo della perdita di gettito dovuta all’aumento delle deduzioni. Ma a questo onere vanno sottratti almeno 204 milioni in termini di competenza determinati dal recupero da parte delle imprese e degli autonomi dell’Ires e dell’Irpef. Occorre tenere conto, infatti, sia della minore imposta regionale deducibile al 100% relativa al costo del lavoro (come ha disposto lo scorso anno la manovra Salva Italia), sia dalla minore Irap deducibile al 10% del tributo regionale pagato nell’anno, forfetariamente riferibile alla quota imponibile degli interessi passivi.
Per quanto riguarda i dettagli dell’intervento sulle deduzioni, gli interventi vanno in più direzioni. Il primo è diretto sul cuneo fiscale e aumenta le deduzioni forfetarie per tutti i lavoratori assunti a tempo indeterminato. In sostanza lo sconto riconosciuto per ogni dipendente impiegato dall’impresa viene elevato da 4.600 euro a 7.500 e da 9.200 a 15.000 nel caso di lavoratori utilizzati nelle regioni del Mezzogiorno. Sempre in materia di deduzioni forfetarie viene, poi, replicata l’esperienza già fatta con il Salva Italia aumentando gli sconti per ogni lavoratrice e per ogni lavoratore under 35 anni assunti a tempo indeterminato. Le deduzioni forfetarie, stabilite nel dicembre scorso in 10.600 euro e in 15.200 euro sono nel caso di lavoratori neoassunti in imprese del Sud, sono aumentate dalla legge di stabilità, rispettivamente, a 13.500 e 2mila euro.
Per le imprese di minori dimensioni la legge di stabilità riscrive la cosiddetta franchigia, ovvero gli importi delle deduzioni riconosciute ai soggetti Irap che hanno un valore della produzione fino a 180.999,91 euro. L’importo massimo della franchigia sarà pari a 10.500 euro a lavoratore ovvero pari a 8mila euro di deduzione fissa aumentata di 2.500 euro per artigiani e commercianti.
NOTA: I testi sono tratti da “Il Sole 24 Ore”, pag. 3, di Giovedì 15 Novembre 2012.
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