Spiritualità, Territorio
Il Papa a Messina? Monsignor Accolla risponde che…
Monsignor Accolla: “La presenza di un Pontefice va motivata da una proposta pastorale, non per allestire strade”.
Messina. Mentre è quasi tutto pronto per accogliere il Dalai Lama, ecco che il sindaco Accoriniti pensa già alla prossima… “ospitata”: Papa Francesco.
Sin dall’insediamento, del neo arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, lo scorso 7 gennaio, il primo cittadino aveva dichiarato di “aver chiesto personalmente a Papa Francesco un buon Pastore”. E pare proprio che Papa Bergoglio, in barba all’esagerata ostentazione di una città che troppo spesso vive di apparenze, avesse pensato a mons. Accolla, sacerdote dalle grandi doti di umanità, concretezza e semplicità.
Anche in questo caso, di fronte alla dichiarazione di Accoriniti, qualche giorno fa, vi voler avere Sua Santità in riva allo Stretto, previa lettera preparata con l’arcivescovo da portare direttamente in Vaticano, non è tardata la risposta del Pastore peloritano.
Accolla, che dichiara di non conoscere i protocolli relativi agli inviti istituzionali, conferma tuttavia che queste cose “in genere avvengono sempre tramite la figura del vescovo, senza per questo voler rivendicare primati o altro”, anche se, “non si può invitare il Papa per la bella faccia del vescovo o del sindaco, ammesso che siano belle”, chiosa ironicamente.
Il Presule, ha spiegato come la presenza di un Pontefice debba essere motivata da “una proposta pastorale da fare, un messaggio da dare coerente con quello che è l’impegno dell’annuncio del Vangelo, non certo per allestire strade, cosa che di norma rientra nello stile dell’accoglienza”.
Lui, che ha conosciuto personalmente il Dalai Lama, lo definisce “un mistico, uno che della storia ne fa il luogo dove si può concretizzare la propria dimensione di vita spirituale e ancor più un uomo che mette in risalto l’esperienza della compassione. Nella cultura occidentale, la sua presenza può diventare una testimonianza; spero pertanto che, al di là dell’enfatizzazione popolare che si crea attorno a questa figura, si colga questo messaggio essenziale”.
In merito all’opportunità dell’eventuale presenza in città del Santo Padre, mons. Accolla avrebbe dichiarato quanto segue: “Al momento eviterei questa passerella di personaggi illustri. Preferirei piuttosto che fossero gli ultimi a diventare personaggi illustri, che i nostri cittadini venissero rispettati nella loro dignità, che tutti insieme facessimo un cammino di liberazioni dalle nostre ancestrali abitudini per rendere la città più bella e accogliente. La venuta del Papa renderebbe la città bella, ma se i cittadini rimangono sporchi, Messina comunque non sarà accogliente. Non è certo questione di fioriere – aggiunge poi -, i fiori andrebbero piantati nel nostro cuore”.
Monsignor Accolla ha poi fatto riferimento ancora una volta alla consapevolezza di quell’identità che dovrebbe sottendere ogni tradizione o simbolo: “La festa della Vara, simbolo dell’identità di chi chiede, di chi ringrazia, di chi soddisfa dei voti, resta circoscritta a un solo periodo dell’anno o ci coinvolge in un rapporto di continuità assecondando una reale capacità propositiva? Se tutto questo viene a mancare e continuiamo a vivere di simboli, l’insegna di una curva pericolosa non sarà mai quella della relativa strada. Qui abbiamo bisogno asfaltare la vie, eliminando le tante curve pericolose presenti”.
Il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, premio Nobel per la Pace, sarà a Taormina e Messina il 16 e 17 settembre.
Redazione
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