Storie di Sicilia
“FURCI SICULO ANNI 40-50”. Mariano Spadaro: PILLOLE DI QUELLI… CHE:
COSI’ IERI, MA FORSE… COSI’ ANCHE OGGI – Sempre saggia l’esposizione di vita quasi palpabile nelle “pillole di quelli che” di Mariano Spadaro. Essa, infatti, fotografa impietosamente uno stato di cose che travalica il tempo e lo spazio. Nella più classica scala sociale di ogni epoca, ciò che ad esempio un tempo fu il forte “barone” a cui, berretto in mano, il debole doveva inchinarsi in un “baciamu li mani” o in un quasi religioso “Bendìciti a Vossìa”, venne poi soppiantato dal più moderno proprietario terriero al quale fare sommessamente riferimento alla ricerca di un lavoro a giornata. Ma, nella sua pur breve carrellata di “quelli che…”, Spadaro spazia abilmente dagli ereditieri che consumarono ma non produssero ai “primi a scuola che non ebbero uguale ruolo nella vita” senza risparmiare nemmeno gli “eleganti” dei tempi nostri che si vedono riflessi negli stravaganti e presunti modaioli di un tempo che fu. E’ un viaggio nelle generazioni che scorre nelle vene di tanti uomini maturi e vissuti, questo: prima siciliani in Sicilia e poi emigranti ma con il Cuore che palpita per una Terra pur sempre meravigliosa.
Giovanni Bonarrigo
PILLOLE – DI QUELLI CHE:
– Erano convinti di sapere tutto loro e di essere nel giusto.
– Pensavano di soggiogare i più deboli con la forza.
– Vestendo stravaganti credevano di fare moda.
– Sentendosi ricchi pensavano di poter fare tutto.
– Esemplari benpensanti poi si sono dimostrati degli esseri ignobili.
– Nonostante tanti sforzi sempre cafoni sono rimasti.
– Stanchi di avere tutto incominciavano veramente a trasgredire.
– Avendo tanto volevano sempre di più.
– Ti dicevano che eri fortunato senza capire i sacrifici fatti per avere quel poco.
– Forti della loro eredità pensavano che durasse in eterno.
– Unici ad avere il completino da calciatore credevano di poter fare i titolari.
– Avendo qualche anno in più pensavano di poterci comandare a bacchetta.
– Avevano la bicicletta da piccoli e si sentivano superiori.
– Mangiavano tanto e poi si lamentavano di essere grassi.
– Ricchi e belli credevano che tutto le fosse dovuto.
– Stanchi di fingere finalmente si dimostravano per quelli che erano.
– Primi a scuola non lo sono stati nella vita.
– Villani per comportamento mai si sono scrollati di dosso l’essere tali.
– Ritenendosi depositari della verità credevano di essere sempre nel giusto.
– Sempre in prima fila quando c’era da mettersi in mostra erano ultimi quando c’era da fare.
– La mattina facevano aspettare ore i mezzadri carichi di prodotto prima di aprire loro la porta.
– Quasi mai mantenevano quello che promettevano.
– Eredi di persone importanti spesso non ne seguivano le orme.
– Avevano come motto tutto e subito.
– Possono mangiare di tutto senza avere alcun tipo di fastidio.
– Si litigano l’eredità lasciata dai loro genitori .
– Avendo il mare vicino preferiscono la montagna e viceversa.
– Sempre eleganti mettono in difficoltà gli amici.
Cordialmente Mariano
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