Bastian Contrario, Politica Roccalumera
Con quella bocca…
Giorni fa, un articolo giornalistico (sottolineando “dopo trent’anni”), annunciava a caratteri cubitali: “Da ieri il vecchio depuratore consortile è andato in pensione”. Proseguendo poi, l’articolo erudiva il lettore con qualche dettaglio di carattere – diciamo – tecnico: “Adesso le cose sono cambiate. Il nuovo depuratore consortile dispone di una condotta in polietilene di 315 millimetri di diametro, mentre quello vecchio, negli anni passati, era composto di tubi in ferro, tutti arrugginiti, di diametro 220 mm”.
Prima di inerpicarmi nella annosa (quanto circoscritta ed al contempo contorta) questione locale, mi si conceda una breve riflessione sul Modus Operandi oggi in voga nella comunicazione a mezzo stampa. L’inchino ai professionisti è innanzitutto d’obbligo, poiché la “strategia” giornalistica non potendo mai discostarsi da quelle che sono le forze della piramide sociale di una comunità, semmai, in cima alla piramide dovesse succedere in futuro altro amministratore, anche in quel caso un minimo di attenzione gli si dovrà concedere. Da qui, quanto segue nel mio discorso.
Se, nell’articolo, (giuntomi tramite e-mail, ieri), a firma “I consiglieri di minoranza”, lamentano: “Continua la campagna elettorale della compagine dell’Amministrazione Argiroffi con articoli di stampa in cui vengono riportate notizie che farebbero pensare ad opere grandiose (nuovo depuratore) realizzate chissà con quali finanziamenti: non è affatto così!”,
ciò che l’amministratore annunciava a mezzo stampa era: “Adesso il nuovo impianto è una realtà. Gli ultimi lavori affidati alla ditta Icoref di Palermo, e costati 220 mila euro, hanno completato i collegamenti tra la condotta e la quarta vasca del depuratore”.
L’opera, secondo quanto riferisce il gruppo di minoranza: “ha per oggetto “realizzazione di una nuova stazione di sollevamento rete fognante e condotta premente” che va a collegarsi con il “nuovo depuratore” vero e proprio che è stato adeguato grazie ad un finanziamento di circa €. 1.200.000,00 accordato alla precedente Amministrazione e realizzato dall’attuale”.
Per la stessa opera, sempre secondo la minoranza: “L’incarico sarebbe stato conferito nel lontano ottobre 2015 per il quale sarebbe stato richiesto un prestito alla cassa DD.PP. che, non sarebbe stato concesso nell’anno 2015 ma solo nel 2016”.
La minoranza ci tiene altresì a precisare che: “I lavori sono stati consegnati all’impresa appaltatrice il 23/06/2017 e sospesi il 09/08/2017; è stata presentata una variante in corso d’opera il 08/11/2017 ed approvata in giunta il 15/11/2017 per arrivare oggi alla notizia a mezzo stampa del completamento dei lavori.”.
Forse di minore impatto sulla comunità che su legge giornali e siti internet, è (trattandosi di problema circoscritto), è quanto segue: “Non si capisce tutta questa enfasi e soprattutto perché i lavori siano stati eseguiti ed interrotti lasciando la zona piena di transenne, detriti e quant’altro per così lungo tempo, andando a peggiorare ancora di più un’area completamente abbandonata dall’attuale Amministrazione (Piazza Parcheggio di Via Amerigo Vespucci): basta andare sui luoghi o vedere alcune foto per rendersi conto della veridicità di quanto affermato.”.
L’articolo a cui ci riferivamo all’inizio di questa riflessione-confronto, si concludeva invece con: “Sicurezza su sicurezza. Un traguardo inseguito da tantissimi anni dalle varie amministrazioni e risolto grazie all’impegno e la buona volontà del sindaco Gaetano Argiroffi.”.
Ebbene, se una vecchia pubblicità di un noto dentifricio, strillava in tv: “Con quella bocca, puoi dire quel che vuoi”, oggi, verrebbe da pensare che è la frase che molti lettori avranno pronunciato o pronunceranno leggendo frasi ed annunci come questi.
È un dovere aggiungere, infatti, quanto il “peso” della notizia, in una comunità legata a doppio filo ad amicizie personali, “bisogni” lavorativi che generano hainoi sudditanza, miscelino nel “calderone” delle verità una abbondante ipocrisia-necessaria. Siamo quasi alle elezioni amministrative infatti. A fine maggio. Questo scrivente ha (colpevolmente) scritto il finale del “romanzo a puntate” che qui chiameremo: “Il futuro sarà come ieri”. Ossia, l’amatissima “famiglia” vincerà ancora le elezioni. Ciò, perché una piccola comunità può fare a meno di un sindaco presente a tutti i funerali, può fare a meno del Baby Sindaco, e persino di un primo cittadino inzaccherato di fango che spala durante un’alluvione, ma mai potrà fare a meno di una presenza Forte, Coesa e soprattutto… amabilmente Dominante.
Bastian Contrario
N.B: le foto in basso, sono state fornite dal gruppo di minranza.
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