Bastian Contrario
C’è chi nei quartieri altrui scarica…
Due comuni in attesa della differenziata porta a porta. Intanto quartieri di periferia subiscono l’indifferenziato scarico di “munnizza” proveniente da altre zone e/o paesi vicini. Vittima anche Furci di questo malcostume.
Roccalumera. Quanto state per leggere sarebbe accaduto il condizionale è d’obbligo), nella giornata di ieri nella già malfamata e martoriata via Amerigo Vespucci: un’auto parcheggiava accanto ai (sette) cassonetti dell’indifferenziata posti in prossimità dell’abitato, ne usciva un individuo il quale si accingeva a scaricare dal proprio bagagliaio dei secchi pieni di immondizia. Fino a qua nulla di strano o di inconsueto. Senonchè, lo “scaricatore” accorgendosi della presenza poco più in là di un passante, – forse sentendosi in torto perché proveniente dalla parte opposta del paese – iniziava ad esclamare senza voltarsi: “chi voi amicu!” e continuava. Completato il proprio “lavoro”, l’individuo si rimetteva al volante e si dileguava.
In se, l’accaduto non riveste alcuna valenza di cronaca, se non per il fatto che la stessa L.T.S. Ambiente, (ditta che si è recentemente insediata per la raccolta dei rifiuti), sarebbe la prima a lamentare, soprattutto nei fine settimana, un indiscriminato scarico di spazzatura di ogni genere in varie zone dei paesi da essa serviti. Ciò, nonostante la stretta della raccolta differenziata non sia ancora avvenuta. Ma non è tutto: più di un operaio della L.T.S. Ambiente, (che magistralmente svolge il proprio lavoro), si chiede come mai le telecamere di sorveglianza non siano ancora entrate in funzione a Roccalumera.
È inoltre da aggiungere, che i cassonetti pieni attirano ratti (già più volte segnalati in questa sede), topi che scorrazzano in quantità sino a raggiungere le abitazioni vicine ed entrarvi all’interno. Cosa accaduta in altre zone del paese, tanto che qualcuno a modo suo “saggiamente” avrebbe ben pensato di scaricare nelle periferie i propri scarti per allontanare le tane dei pericolosi ratti.
Tornando alla citata Amerigo Vespucci, quartiere meglio conosciuto come “il bronx del paese”, essa essomma in sé tanti e vari problemi, tali da non poterli contenere in un singolo articolo di informazione. In questi giorni, nella stessa periferia con piazzetta demolita e abbandonata e strada dal manto stradale squassato, sarebbero stati pronunciati epiteti all’indirizzo del Primo cittadino, tali da non poter essere riportati in queste righe.
Ma limitiamo il discorso ai soli cassonetti di cui sopra: per le necessità dei residenti, sarebbe più opportuno immediatamente ridurne il numero a due o tre, (massimo tre). Numero più che sufficiente alle necessità di abitazioni ed attività commerciali della stessa via. In realtà, l’esperimento di riduzione e controllo è stato già tentato in passato, ma probabilmente, qualcuno (a cui fa comodo scaricare nottetempo non nel proprio quartiere), si sarà rivolto a chi di dovere e battendo i pugni, e per incanto ecco che i cassonetti sono ridiventati sette e potrebbero aumentare sino a dodici che erano.
Concludendo, oltre agli interventi volti all’annullamento del degrado fognario, di cui uno ancora in itinere, urge una derattizazione e disinfettazione della zona in oggetto, ma urge altresì una maggiore attenzione e vigilanza al fine di riportare il basilare livello di civiltà e dignità che una zona abitata da persone civili merita.
Bastian Contrario
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