Politica Roccalumera, Roccalumera
Roccalumera. Avvio problematico per la raccolta differenziata
I consiglieri di minoranza: Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana Maggio, Antonio Scarci, dichiarano nel loro comunicato: “A poche settimane dall’inizio del nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta, a Roccalumera molte famiglie non hanno ritirato i kit in dotazione, la campagna di comunicazione è stata piuttosto carente in quanto si sono effettuati pochi incontri informativi e, come si poteva prevedere, ad oggi si assiste all’abbandono dei rifiuti per le strade e sui marciapiedi, spesso non per colpa dei cittadini (la maggior parte ha risposto bene!) ma per scelte dell’Amministrazione che si sono rilevate tardive, a volte frettolose e non sincronizzate”.
Proseguono, mettendo in discussione il periodo di avvio della “differenziata”, ossia l’estate: “Sarebbe stato più opportuno avviare la raccolta differenziata in un periodo antecedente – lo scorso autunno, come più volte annunciato dall’ amministrazione – e non sicuramente nel periodo estivo durante il quale confluiscono un gran numero di turisti, alcuni che soggiornano solo per i week-end, incrementando la mole dei rifiuti. In tal modo la fase iniziale sarebbe stata espletata con la corretta tempistica e in modo più sistematico in quanto avrebbe previsto la raccolta differenziata di tutti i rifiuti ad eccezione dell’umido. Se il centro comunale di raccolta ( CCR) fosse stato realizzato per temo, anche la fase transitoria – che prevedeva la rimozione dei cassonetti e la raccolta differenziata di tutti i rifiuti compreso l’umido – non avrebbe evidenziato tutti questi disagi in cui si ritrova la popolazione che assiste a episodi di inciviltà quotidiane con abbandono di sacchetti in qualsiasi angolo del paese”.
Troppo presto – secondo la minoranza -, sarebbero stati tolti i cassonetti: “Tutto questo disagio è da imputare non solo al poco senso civico di alcuni cittadini (per la verità pochi!) ma fondamentalmente alla mancata realizzazione da parte dell’amministrazione del CCR, ancor ad oggi non realizzato, alla cui sede ognuno, previamente munito di tessera, si sarebbe potuto recare per conferire i rifiuti urbani. Chiaramente, non è stata una bella mossa quella di togliere i cassonetti in mancanza di un CCR che potesse sopperire a qualsiasi tipo di necessità di smaltimento. Non bisogna, inoltre, sottovalutare la situazione di chi abitando in contrade di campagna non si ritrova il servizio di raccolta e non ha la possibilità di poterlo conferire personalmente in quanto manca il fondamentale punto di raccolta e, per di più, non ci sono formali indicazioni in merito su come conferire.
Sebbene i cittadini residenti e villeggianti avrebbero (in gran parte) risposto con impegno, la scarsa informazione ed i pochi passaggi per la raccolta dell’umido avrebbero complicato le cose: “Malgrado questo periodo di confusione iniziale si è potuto constatare che, la gran parte dei cittadini si è rilevata sensibile alla problematica e ben predisposta, munendosi per tempo del kit necessario, seguendo le indicazioni per la differenziazione e richiedendo ulteriori chiarimenti per i casi particolari che si ritrovano ad affrontare. Non c’è stata, però, in questo senso, una particolare attenzione, da parte del Comune, nell’informare i nuclei familiari sulle modalità di raccolta e di smaltimento di tutto il materiale di risulta che non è compreso nell’elenco dei rifiuti ordinari, che possono essere farmaci o attrezzature medicamentose (flebo, cannule, aghi…), toner e materiale elettronico, pile, oli esausti, ecc. Si rileva inoltre che sarebbe necessario incrementare il numero di passaggi per la raccolta dell’umido, attualmente previsto solo due volte la settimana, specialmente per gli esercizi commerciali che hanno necessità di smaltire quotidianamente elevata quantità di materiale nonché nel periodo estivo”.
Il gruppo di minoranza, si sarebbe aspettato maggiore divulgazione delle modalità di adesione: Sarebbe auspicabile che urgentemente si effettuasse la divulgazione di informazioni e di chiarimenti sui molteplici dubbi inerenti la modalità di smaltimento e conferimento relativi alle diverse situazioni che i cittadini si ritrovano ad affrontare. Confidiamo che il Comune dia risposte concrete e celeri riguardo questa problematica gravosa poichè la differenziata – se svolta correttamente – porterà molteplici benefici e i cittadini vanno supportati e messi nelle condizioni di poter partecipare consapevolmente al percorso intrapreso. Auspichiamo, infine, che l’Amministrazione sia attenta e vicina alle esigenze e segnalazioni che i cittadini vanno presentando: solo così, collaborando tutti assieme, si può arrivare ad erogare servizi in maniera completa, efficiente ed efficace ed avere una condotta esemplare che premi l’ambiente ed il cittadino”.
NOTA 1. Il nostro sito, sensibilizzato dal problema oggi evidenziato dal gruppo consiliare di minoranza roccalumerese, già nella giornata dell’11 luglio scorso, protocollava presso il Comune di Furci Siculo, (gemellato nella differenziata con Roccalumera tramite Aro Valle del Dinarini), la proposta al sindaco Francilia di passare nel più breve tempo possibile dai due giorni di raccolta dell’UMIDO: TRE al posto di DUE settimanali per i privati. Incontrato il primo cittadino nella sua stanza, ci rispondeva: “Se non prima i due Comuni entreranno a regime, e ciò avverrà sicuramente dopo l’estate, non saremo in grado di apporre alcuna modifica al programma di raccolta differenziata”. Ed ha poi aggiunto: “A Furci stiamo ottenendo dei buoni risultati di raccolta, su Roccalumera non è affar nostro, mi dispiace”.
NOTA 2: La foto in basso, scattata pochi istanti fa, (19 luglio 2018), si riferisce ad a rifiuti abbandonati nella via Amerigo Vespucci.
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