Bastian Contrario, Roccalumera
Roccalumera: Il lavoro innanzi tutto
“Così perdiamo dei soldi, noi (Comune di Roccalumera) abbiamo fatto dei sacrifici per garantire un sostegno ai più bisognosi e tanti hanno dovuto rinunciare. Così perdiamo dei soldi”, mi ha ripetuto più volte la dottoressa dell’Ufficio servizi sociali oggi, mentre firmavo la lettera intestata al sindaco Argiroffi, nella quale dichiaravo l’interruzione del mio sevizio dopo “solo” un mese di lavoro svolto.
Roccalumera. Cominciamo dall’inizio: il cosiddetto “Servizio Civico Distrettuale”, al quale fanno necessario riferimento numerose famiglie bisognose del comprensorio, è quella “fontanella” alla quale abbeverarsi che certamente non è sufficiente alla bisogna ma aiuta tanti a rimpinguare il portafoglio. Roccalumera-Pagliara, anzi, Pagliara-Roccalumera, ha avviato nel mese di giugno una graduatoria che, (in due tranche), ha (e sta) ponendo a lavoro diverse persone. Fra queste, anche il sottoscritto.
Un lavoro utile alla collettività tutta, un lavoro che viene svolto in tutte le vie del paese ed in occasione di eventi di vario genere od emergenze con celerità. Un lavoro che non è una passeggiata, visto anche in rapporto all’esiguo compenso percepito, e che per questo pone la stragrande maggioranza dei lavoratori come dei serissimi e diligenti professionisti. Grande professionalità anche da parte di chi funge da “capo cantiere” o collaboratore, giorno per giorno e momento per momento. Certo, anche l’Ufficio Servizi Sociali, prendendo in carico anche le numerosissime richieste di “Pacchi Alimentari”, svolge un ruolo determinante per il sostegno dei più bisognosi, ma non è la stessa cosa… che scendere in strada.
C’è da aggiungere dell’altro, ossia: solo lavorando dal di dentro, spalla a spalla e non dal di fuori, è possibile appurare l’effettivo “servizio” e l’effettiva “fatica” che gli “operai a tempo determinato” svolgono ogni giorno, ogni stagione. Si evidenziano così meccanismi di solidarietà umana, sveltezza mentale e forza di carattere di ognuno dei lavoratori. Doti ben maggiori a quelle che il sottoscritto possa in ciò vantare di avere.
Si, un solo mese su tre possibili ho svolto. Avrò certamente “rubato” risorse, in quanto nessuno potrà sostituirmi per il tempo rimanente, ma certamente io e non altri, seppur appurando aggravamento della mia salute, sofferenza non certo unica fra tanti lavoratori, ritorno a casa idealmente più amico di prima dei tanti che a loro modo mi hanno mostrato affetto e rispetto.
Guardiamo insieme al nuovo anno con rinnovata fiducia, noi che tornando a casa potevamo strizzare la maglietta zeppa di sudore, noi che abbiamo rischiato di farci male anche seriamente in più occasioni. Noi che, se la neve piomba all’improvviso, ci siamo stati.
Mi scuso dunque, ma con i colleghi del “Servizio Civico”, sperando anzi di saper e potere offrire in futuro un più importante contributo ai loro bisogni, in taluna necessità a cui io possa ritenermi all’altezza. Sono pur sempre uno del popolo che sa fare “qualcosa” ed ho occhi ed orecchie e mani ed esperienza per operare là dove serve alla gente. Anche gratuitamente se bisognasse.
Se chiaro non sono stato, sono pronto a chiarirmi in ogni momento e nelle giuste sedi. Felice 2019 a tutti.
Bastian Contrario
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