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Ex province. Lo Giudice: prelievo forzoso che discrimina la Sicilia
Palermo. Intervenendo ieri pomeriggio in Aula all’Assemblea Regionale nel dibattito sui rapporti finanziari fra Stato e Regione, il Presidente del Gruppo Misto Danilo Lo Giudice ha affermato che “siamo di fronte ad una totale disparità di trattamento della Sicilia rispetto alle altre regioni d’Italia; una situazione che rischia di portare al fallimento delle Province siciliane, senza che il Governo nazionale faccia alcuna proposta concreta per risolvere la situazione.”
“Non è ammissibile – ha proseguito Lo Giudice – che la Sicilia subisca un prelievo forzoso impari rispetto alle altre regioni, così come non è ammissibile che eventuali soluzioni siano rimandate a settembre, sapendo bene che le 9 Province, oggi divenute Città metropolitane o Liberi Consorzi, non sono in grado di superare l’estate senza dichiarare il fallimento.”
Il deputato sottolinea la situazione della Provincia di Messina, “dove questa situazione sta tenendo bloccati 400 milioni di euro di investimenti, mentre da Roma arriva la mortificante ipotesi di mettere sul tavolo soltanto 100 milioni di euro, quasi dovessimo pietire con il cappello in mano da Roma un elemosina, quando invece è un nostro diritto pretendere una parità di trattamento rispetto agli altri.”
“Mi auguro l’Assessore Armao – conclude Lo Giudice – non ceda a questa proposta da parte del Governo centrale che porterà al default comunque le province, che non sbloccherà i fondi inerenti gli investimenti ma soprattutto che rappresenterebbe l’ennesima mortificazione della nostra terra che merita finalmente di essere riscattata senza ulteriori discriminazioni.”
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