Spettacolo e Cultura
I giardini di limone del lago di Garda (parte prima)
Turismo sul lago di Garda – Il lago di Garda, incastonato fra le ultime propaggini delle Alpi, gode di un clima mediterraneo che lo rendono unico tra i grandi laghi prealpini italiani. Esso è anche il più esteso. Sulle sue sponde si può ammirare una vegetazione lussureggiante che richiama quella della macchia mediterranea.
Ciò è dovuto all’effetto mitigatorio sul clima che le acque del lago esercitano sul territorio. E ciò è dovuto ad una particolarità che è tipica solo di questo bel lago e cioè il lento ricambio delle sue acque. E’ questa la conseguenza del fatto che il suo bacino imbrifero è di portata modesta rispetto alla vastità della superficie lacustre. Si calcola che detto ricambio abbia una durata media di circa cinquanta anni.
Questa singolare situazione, se da un lato offre l’aspetto positivo di fare del nostro lago una meta privilegiata dai turisti, molti provenienti dai paesi del Nord Europa, che godono i benefici di un clima mite durante tutto l’anno, dall’altro pone una questione di estrema delicatezza: le acque lacustri devono essere preservate da qualsiasi forma di inquinamento perché se esso avesse a manifestarsi avrebbe effetti irreversibili sull’ambiente lacuale.
Come si presentava il Garda prima dell’avvento della grande stagione turistica
A proposito della provenienza dei visitatori del Garda giova ricordare che, come scrive Attilio Mazza, giornalista gardonese, nella sua pubblicazione “Antiche cartoline del Garda”, nel secolo XVIII, quando il territorio apparteneva all’Impero Austro-Ungarico, cioè all’epoca della Mitteleuropa, alcuni medici tedeschi (Ludovico Rhoden e Karl Koeniger), affermati climatologi e pneumologi vi si stabilirono. A Gardone Riviera, allora piccolo borgo di pescatori sulla sponda, e abitato da contadini e da carbonai nell’alta collina coperta di boschi, pressoché sconosciuto, fondarono, approfittando del clima salubre e mite di quella località, alcune case di cura. Successivamente sorsero grandi alberghi che fecero di Gardone Riviera una località turistica internazionale, diventata presto la più nota del Garda.
E’ bene affermare che la stagione turistica sul Garda, ormai entrata nel circuito del Gran Tour, fu inizialmente una stagione invernale per coloro che, provenendo dai Paesi dell’Europa, trovavano qui il luogo ideale per trascorrere giorni di riposo ma anche per curare i loro malanni.
Come si presentava il Garda dopo l’avvento della grande stagione turistica
Breve storia delle limonaie del Garda – Questa peculiare caratteristica del nostro lago ha consentito nel tempo che sulle sue sponde, da Salò a Limone del Garda, trovassero collocazione le limonaie che meglio possiamo definire “i giardini di limoni”.Verso il XV secolo furono inizialmente edificate a scopo ornamentale dei palazzi dei ricchi e nobili possidenti che sul Garda avevano costruito le loro sontuose dimore. Ma successivamente l’intuizione e l’abilità dei rivieraschi fece delle stesse una fiorente attività commerciale tanto che il Garda divenne la zona di produzione di agrumi più settentrionale nel mondo.
Prima di addentrarmi in un breve resoconto su questa attività di coltivazione mi pare giusto rimarcare da subito che essa é da considerare un unicum nel mondo, perché non c’è luogo che possa vantare una presenza di limonaie quali quelle che si affacciano sulle sponde del nostro lago.
Proprio per questo da tempo la Comunità del Garda, organismo che rappresenta tutte le realtà istituzionali (Province, Comuni, Camere di Commercio) che si affacciano sul Garda ha da tempo avviato la pratica perché i suoi giardini di limoni siano riconosciuti come patrimonio dell’Unesco.
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