Roccalumera, Storie di Sicilia
Gino Bonarrigo: l’ex sarto roccalumerese in Inghilterra, che ha pensato ai nostri giovani
Ho chiesto al Cavaliere Gino Bonarrigo (nonché mio zio), cosa ricordasse da emigrante, dal giorno in cui parti, allorquando sbarcò in terra straniera più di mezzo secolo fa
“Partii con una valigia di cartone legata con lo spago e giurai, per le sofferenze patite, che non sarei tornato più a Roccalumera se avessi dovuto farlo nelle stesse condizioni di povertà nelle quali ero partito. Invece ebbi fortuna”. Poi ha continuato a ripercorrendo sinteticamente le fasi iniziali della sua carriera: “ll mio caso fu leggermente differente rispetto ad altri emigranti dell’epoca: a Milano, lavorai presso la sartoria “Cesare Tosi” in via Montenapoleone e percepivo una delle paghe più alte del settore, quindi vivevo benino. In un secondo tempo ebbi l’opportunità di andare a New York con una paga cinque volte superiore a quella in Italia da Tosi, ma ebbi un approccio per andare in Inghilterra e creare nuovi modelli di sartoria per un gruppo di negozi di ebrei. Fu in quel periodo che conobbi Carol e me ne innamorai, da lì incominciò (in Inghilterra) la mia ascesa professionale”.
Ti è mancata spesso la tua Sicilia, gli amici che incontravi ormai solo in estate quando venivi in ferie?
“Negli anni non dimenticai mai la mia Sicilia: divenuto corrispondente consolare di Londra, sono stato in grado di aiutare molti italiani a trovare lavoro. Sono sempre stato attivo nel Sociale: nel calcio, prima da giocatore, in seguito ho svolto l’attività di arbitro per più di 40 anni”.
Nel 2002 il presidente Carlo Azeglio Ciampi ti conferisce l’onorificenza di Cavaliere, ma credo tu voglia parlare del gemellaggio fra la tua attuale cittadina di residenza, Kenilworth, (sita a 10 chilometri da Coventry) e Roccalumera dove sei nato
“Ho sempre avuto amore per il mio paese, l’idea del gemellaggio venne dal sindaco Miasi ed io accettai. Ero già stato arbitro nei tornei di calcio stagionali, per promuovere Roccalumera. L’attaccamento al mio paese non è mai diminuito da quando partii ed il gemellaggio mi è costato una “battaglia” durata 12 anni, anche con controversie e ritardi, però la perseveranza e l’impegno vincono alla fine. L’opportunità è venuta con il mio amico Tony Jones che ha fatto una grande battaglia, (presidente di Comitato inglese, mentre per Roccalumera è Andrea Vadalà), abbiamo avuto un sindaco liberale, democratico (il dott. Gaetano Argiroffi), che è stato dalla nostra parte e siamo riusciti a concludere il gemellaggio”.
Il rapporto di amicizia è cominciato nel 2007 con la visita di una delegazione di Roccalumera a Kenilworth. Il 14 ottobre del 2009 è stato sottoscritto il patto di amicizia tra i due comuni. Da quella data sono cominciati gli scambi culturali e di “visite” tra i cittadini.
“Io penso che questo gemellaggio sia uno dei migliori gemellaggi in Europa, per il fatto che la lingua inglese è la più parlata nel mondo. I nostri giovani, da adesso in poi potranno usufruire dell’accoglienza amichevole, riservata solo ai membri. I loro viaggi avranno dei benefici finanziariamente ed amichevolmente. Quindi, i giovani posso guardare ad un futuro molto migliore. Invito i giovani a cercare di saperne di più su questo gemellaggio. Per le persone di mezza età e per gli anziani, l’Inghilterra storicamente – uno dei paesi più antichi come l’Italia – ha molto da offrire”.
GIOVANNI BONARRIGO – Mail: info@fogliodisicilia.it
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