Spiritualità
SANTA TERESA DI RIVA. CHIESA SANTA MARIA DI PORTOSALVO: il racconto di un miracolo
La chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria di Portosalvo è ubicata nel quartiere Ciumaredda di S. Teresa di Riva, ridente cittadina balneare della zona ionica messinese. Quanto alle origini della parrocchia, la tradizione racconta che nel 1763 un bastimento mercantile, in navigazione nello specchio di mare antistante l’attuale borgo Ciumaredda, incappava in una poderosa tempesta di scirocco e levante; il capitano della nave, temendo per la propria vita e per quella dei suoi marinai, affidò la sua preghiera alla Vergine Maria perché non fossero travolti e spazzati via dal tifone. La preghiera venne ascoltata e, miracolosamente, la nave si trovò fuori dal pericolo. Per ringraziare la celeste Protettrice, due anni dopo, il capitano del mercantile fece edificare una cappelletta votiva a perpetua memoria. Nel 1854 fu costruita una chiesa più ampia per accogliere la crescente popolazione della borgata; questa seconda chiesa fu demolita attorno al 1975.
L’attuale edificio sacro, edificato nel 1952 vicino al sito ove sorgeva la prima cappelletta, è di stile neo-romanico a croce latina con unica navata. Conserva al suo interno la pregevole statua in legno e cartone romano della Madonna di Portosalvo, realizzata da autore anonimo nella prima metà dell’Ottocento. Degno di nota è pure il pregevole mosaico del catino absidale, raffigurante il Cristo Pantocratore . La chiesa custodisce altresì due grandi tele, dipinte nel 2008 e nel 2009, dall’artista santateresino Giuseppe Bonarrigo: la prima raffigura Santa Teresa d’Avila , la seconda rappresenta la Vergine in gloria tra i Santi Messinesi (San Placido, Santa Eustochia Smeralda e Sant’Annibale Maria di Francia).
Recentemente è stato anche recuperato un antico quadro della seconda metà del XIX secolo, raffigurante Santa Maria di Portosalvo, che la terza domenica di novembre viene portato dai fedeli in processione fino alla vicina spiaggia per rievocare l’antico miracolo ed invocare ancora la protezione della Vergine sugli uomini di mare e sui fedeli tutti: “In tristi giorni, non meglio precisati, dell’anno del Signore 1763, le quiete acque di questo nostro mare, oltre misura si mossero agitandosi. Un uragano, violento in verità, travolse uomini, donne, bestie ed ogni cosa. Solcava il mare, allora, un bastimento poderoso e forte che si trovò d’un tratto in mezzo alla tempesta; non bastò tempo per capacitarsi, che l’infelice nave fu inghiottita dall’onde procellose e spumeggianti, lasciando in gran pericolo e senza ormai speranza gli afflitti naviganti. Ma il capitano, vedendo ormai svanita ogni speranza umana, alzò fidente lo sguardo verso il cielo e con parole piene di fiducia invocò Lei, la Madre di Gesù, perché volgesse il suo materno sguardo a quella triste gente che, tra la furia delle marine onde, piangeva e disperava. Fece voto il comandante supplice di erigere in onore della Vergine una cappella piccola e accogliente che ricordasse il giorno, il tempo e la grandezza del prodigio atteso. La Madre dell’Altissimo Signore, Regina della terra e pur del cielo, lucente stella di ogni buon mattino, chinò lo sguardo dolce verso il mare, mirò i suoi figli oppressi dal dolore, si impietosì per loro, accolse la preghiera del nocchiero e tutti trasse al porto di salvezza. “Miracolo” gridarono gli astanti, tra lodi e canti e suppliche infinite. “Miracolo” gridò il capitano che non scordò il suo voto e la promessa. Un piccol tempio volle e costruì per ricordare ai secoli venturi il prodigioso evento di Maria. Da allora ad oggi e ancor domani e sempre, la buona gente che questa terra abita inneggia con gran fede e con pietà alla Preziosa Madre del Signore, che sempre e solo vuole, con gran cuore, condurre tutti a Cristo suo Figliolo, Porto sicuro e certo di salvezza” (testo della commemorazione storica del miracolo di Portosalvo).
La Parrocchia S. Maria di Portosalvo, retta dal novembre 2006 da don Roberto Romeo, conta circa seimila anime ed è la più grande e popolosa dell’intera riviera ionica, oltre che una delle più attive in ogni settore pastorale.
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