Politica
CASA CIRCONDARIALE DI MESSINA. ANCHE 10 DETENUTI PER CELLA: Finalmente il Sindaco Buzzanca risponde
MESSINA – Casa Circondariale di Messina. FPCGIL: finalmente il Sindaco Buzzanca rompe il silenzio. Meglio tardi che mai! Adesso Buzzanca ha il dovere esercitare le prerogative che la Costituzione e l’Ordinamento gli affidano nella qualità di Autorità sanitaria. Da anni ormai la FP Cgil, denuncia ai vari organi competenti, il drammatico degrado edilizio e la grave emergenza igienico –sanitaria, in cui versa la Casa circondariale di Messina. L’ennesimo tentato suicidio di un detenuto è il segno che l’esasperazione dei detenuti sta superando ogni limite tollerabile e già, in passato- commenta Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL- si sono verificate eclatanti azioni di protesta da parte dei detenuti mediante il rifiuto del cibo, della ”ora d’aria”, la battitura delle inferriate e il rifiuto di terapie ed atti di autolesionismo.
Nonostante le numerose, denunce le azioni di protesta, purtroppo ad oggi -continua Crocè- non sono approntate, da parte degli organi competenti i doverosi rimedi. E la situazione rischia di divenire ancora più esplosiva, a causa del sovraffollamento dei detenuti e della carenza di personale in organico L’organico della Casa Circondariale prevede 293 unità di personale per 283 detenuti. Attualmente, mancano all’appello almeno 150 unità di personale di polizia penitenziaria – continuano Crocè e Franco Spanò coordinatore provinciale polizia Penitenziaria. La grave carenza di personale costringe gli operatori a sopportare il peso di turni massacranti. I turni, infatti, vengono espletati su tre quadranti di otto ore ciascuno, in violazione del CCNL, il quale prevede che turni di quattro quadranti, di sei ore ciascuno, come avviene nelle regioni del Nord. Addirittura, in alcuni Istituti del Nord, il personale è supportato da altre unità di rinforzo a piani. Il sovraffollamento determina una presenza anche di 10 detenuti per cella e pessime condizioni igienico-sanitarie. C’è inoltre carenza di adeguati riscaldamenti o impianti di climatizzazione. Le celle di questa sezione sono umide e degradate (anche sotto il profilo igienico- sanitario) e sono “arredate” con letti a castello a tre piani a quattro paini. Le docce sono in comune, mentre nelle celle c’è un wc negli angoli senza accorgimenti per garantire un minimo di “privacy” .
Finalmente il Sindaco di Messina ha rotto il silenzio -commenta Crocè- il 25 febbraio del 2009, la F.P. CGIL ha chiesto al primo cittadino un urgente incontro per affrontare l’emergenza delle gravi condizioni igienico sanitarie. La nostra richiesta amplificata dagli organi di stampa e dalle tv locali non è stata minimamente presa in considerazione dal primo cittadino. Come se la Casa Circondariale di Messina non fosse ubicata nel territorio che lui stesso amministra. Alle visite adesso devono seguire i fatti – conclude Crocè- chiediamo al Sindaco di esercitare le prerogative che la Costituzione e l’Ordinamento gli affidano nella qualità di Autorità sanitaria.
02 Gennaio 2012
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