Savoca
Le mummie di Savoca: Restauro o profanazione?
Caro Giovanni Bonarrigo, amico sincero e amante della vera cultura, aderendo al tuo invito, ti scrivo delle poche ma significative righe sulle mummie di Savoca che, come sai, ho studiando a fondo scrivendo un libro, frutto di serie ricerche archivistiche. Ho rimarcato in quel testo che “Catacombe” è un termine improprio, in quanto, come inequivocabilmente risulta dai documenti, si tratta di un cimitero sotterraneo dove, nelle nicchie, trovano posto, i corpi naturalmente mummificati di notabili locali legati spiritualmente ai valori cristiani dell’ordine dei cappuccini, il più umile degli ordini religiosi. Molti passarono la vita beneficiando e ve ne sono le prove. Il loro scopo non era quello dell’apparire ma di essere lasciati in pace nell’eterno riposo per ricevere le preghiere dei parenti. Infatti, in quel cimitero, sotterraneo c’era un altare e si dicevano anche le messe . Non erano le cosiddette “catacombe” neanche un posto preferito dai ricchi che preferivano sepolture sontuose site in altre chiese.
Nella Chiesa di Santa Lucia, posta dove oggi c’è il municipio (crollata nel 1881, in seguito ad una frana) fu trovata una cassa funebre completamente d’argento con effigiata l’immagine della Santa. Ma quei morti che volevano essere lasciati in pace e che furono oggetto, nella parata della morte, di attenzioni letterarie di scrittori famosi come Ercole Patti, Leonardo Sciascia e Mario Praz divennero attrazione turistica e, imbrattati di vernice verde, in seguito ad un atto vandalico, furono sottoposti ad interventi di restauro. Il risultato è che quei corpi, oggi, si trovano posti in delle casse senza coperchio, al cui posto c’è una tela trasparente che ne assicura la pubblica visione. Si parla enfaticamente di riporli nelle nicchie originarie ma la struttura corporea rischia di sfaldarsi. Il problema è quello se occorrono altri interventi tecnici o meccanici per effettuare tale operazione di riposizionamento. Questo gli esperti ci devono dire e la gente deve sapere. Io la penso come il tuo coetaneo prof. Angelo Cascio che, spesso, mi ha parlato di anticristiana profanazione di luoghi sacri, e, a proposito degli esperimenti sui corpi mummificati, mi piace ricordarti una frase del prof. Franz Riccobono, nettamente contrario ad interventi di indubbio gusto:
<< Ricordati che i morti, non sono eternamente morti, alla distanza si vendicano degli oltraggi subiti dai vivi >>.
Savoca, li 18 gennaio 2012
Santo Lombardo
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