Politica Roccalumera
ROCCALUMERA, LA VIA AMERIGO VESPUCCI E IL “BILANCIO AMMINISTRATIVO MIASI”
ROCCALUMERA (Messina) – Sono in tanti a lamentarsene, qualcuno è persino rassegnato ormai. Di tante cose la gente si lamenta ma di una su tutte vogliamo oggi occuparci. La Via Amerigo Vespucci, posta a pochi metri dallo svincolo autostradale, sta “affondando” sempre più nel mare del triste abbandono. L’elenco della vergogna sarebbe lungo: si va da un manto stradale pieno di buche ove insiste un dosso di rallentamento (che frena più i flussi fognari talvolta riaffioranti dai pozzetti, in un laghetto schizzante ad ogni passaggio d’auto), da una pulizia ormai latitante sin dal primo mese d’estate ad una piazza-parcheggio dove alcune panchine sono divelte da anni e dove la pavimentazione della stessa (causa un movimento franoso) è piena di ampie e pericolose crepe.
Che dire poi della lussureggiante vegetazione? Mentre gli alberi piantati (e le palme) a suo tempo, vanno via via appassendo, si innalzano sempre più verso il cielo sterpaglie di ogni tipo, che unite a quanto già accennato, offrono un paesaggio più degno di una giungla che di un paese civile e vivibile quale merita di essere Roccalumera.
Colpe, condanne? Assolutamente non le rivendica nessuno se non qualcuno a cui, magari, il sindaco Miasi (e qualche assessore in particolare) non sta simpatico a prescindere. Però, sopra ogni polemica da saloon, è il servizio morale prima ancora che civico ed igienico che i residenti richiedono a diritto. In estate, per i forti flussi turistici (vandali compresi), in inverno a tutela di chi nel silenzio paga le tasse e si astiene da proteste ben più eclatanti solo per evitare conseguenze peggiori ad una amministrazione già di per sé nei guai di bilancio.
A nome dei residenti della Amerigo Vespucci, Fogliodisicilia.it rivolge il proprio “Grido” a Lei sindaco: “Caro avvocato Miasi, nel bilancio di una legislatura non ancora in dirittura d’arrivo noi la preghiamo, voglia porre attenzione (come buon padre di famiglia), più ancora che alle inaugurazioni di vie che riecheggiano alla gloriosissima Unità d’Italia, piuttosto a vie che guardano per mare e veleggiano alla ricerca di rispetto.
Caro sindaco, prima che il sipario di un decennio di onoratissima sindacatura si chiuda dietro le sue spalle ci offra, ancora, prova del suo alto lignaggio, rispondendo con i fatti e non con vuote parole non già a quanto già richiestoLe sopra, ma anche e soprattutto a quei punti che furono pilastri di ben due campagne elettorali vinte. E poiché l’informazione di questo sempre più apprezzato sito non vorrà mai essere “chiacchere da bar”, lo scrivente Le aggiunge: Il campo era già ripulito dai sassi prima che lei (ri)siedesse sulla rossa poltrona, ma le promesse partite (alias opere pubbliche per rilanciare il paese a mò di piccolo Mario Monti) che dovevano giocarsi su questo campo, aimè non sono ancora giunte in vittoria. Chi la stima è certo che farà il possibile per vincerla questa finale di Coppa, prima che il fischio dell’arbitro rimandi questa amministrazione negli spogliatoi.
In attesa di un positivo riscontro, Le porgiamo distinti saluti assieme alla Sua amministrazione.
24 Gennaio 2012
La Redazione
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