Politica Roccalumera
ROCCALUMERA. UNA RIFLESSIONE SUL PUNTO DUE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI
Consiglio comunale del 16 Gennaio 2012, trattazione Punto 2. ossia: Concessione deroga al P.R.G. per cambio destinazione d’uso di parte del p. interrato della struttura alberghiera a cinque elevaz. f.t. da realizzare nel Comune di Roccalumera in via C. Colombo – Avvio Procedimento;
Chiariamo subito una ovvietà, (non si sa mai): “la legge è legge e va rispettata”. E aggiungiamo: “in una democrazia, le regole sono uguali per tutti e quindi privilegi o disparità od eccezioni non devono esistere. Ieri sera, dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti al primo punto all’O.d.G. è stato posto alla discussione e quindi all’approvazione, sia chiaro, solo l’avvio del procedimento affinché la ormai famosa struttura alberghiera privata, di proprietà del sig. Maccarrone, potesse usufruire (dopo aver sfruttato tutta la cubatura ad essa disponibile, anzi aver realizzato una elevazione f.t. in più di quanto il piano regolatore consentisse), di un centro benessere (cosa che la renderebbe ben più appetibile all’offerta turistica globale), all’interno del Piano Cantinato, altrimenti già destinato a parcheggi e deposito.
Bene! Dai banchi del Civico Consesso, (deficitavano le presenze -6 contro 6- dei due schieramenti), come di consueto, era il Capogruppo di “Roccalumera nel Cuore” a prendere la parola e, già dopo pochi secondi di preambolo osannante l’importanza di una fondamentale struttura in un piccolo paese come il nostro e soprattutto in un particolare momento di crisi come quello attuale, ben si capiva che l’orientamento della minoranza era contrario. Campagna, avrebbe poi chiarissimamente affermato, (con la dichiarata motivazione di impedire che questo non fosse un caso eccezionale a se, ma che attraverso il cambiamento del regolamento, in futuro tutti i casi simili possano avere uguali benefici a quelli che chiedeva la struttura alberghiera Main Palace Hotel), che avrebbe votato contro, quindi, visto che in questo modo la delibera non sarebbe passata, tanto valeva sospendere e rinviare il tutto dopo la trattazione dell’argomento nelle giuste sedi di Palermo.
In poche parole, la minoranza (in questo caso… equivalenza), ha voluto mettere in chiaro: “noi questo “regalo” al signor Maccarrone non glielo avremmo fatto”.
Sdegno evidente da parte del presidente del Consiglio Garufi, il quale non ha certo mandato a dire a Campagna cosa pensava in merito: “sono veramente costernato e sconcertato, diciamo che vogliamo il bene del nostro paese, che c’è la crisi, che siamo grati ad un imprenditore che da fuori viene ad investire milioni di euro a Roccalumera, offrendo innanzitutto opportunità di posti di lavoro e lustro all’intera riviera jonica, e poi alla prima occasione che facciamo? Gli tarpiamo le ali, mettendo in chiaro sin da adesso che chiunque altro in futuro dovesse avere un’idea simile che e meglio che spenda altrove il proprio denaro perché quì vige l’ostruzionismo più cieco”.
Ma, detto ciò, dal successivo intervento di Campagna si poteva “leggere” come dietro a certi atteggiamenti di difesa della “legge giusta” in Consiglio comunale, ci siano o ci possano essere verità nascoste, frasi di corridoio, anzi di piazza, a fomentare vere o presunte congiure, accordi sottobanco, riunioni Carbonare. Stava per raccontarle, queste voci di paese, stoppato da un preventivo “dica quello che vuole ma stia attento a ciò che dice” del Sindaco Miasi. Il capogruppo di minoranza, è arrivato solo ad accennare: “in paese si parla di accordi, di accordi per i posti di lavoro… in cui il Comunee…”.
Spostiamoci un attimo più in là, tenendo però l’indice puntato sull’argomento lavoro e non certo sulle chiacchere vere o presunte o sui dispetti. Qualche giorno fa, proprio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ascoltata una sua intervistatrice che gli faceva presente come in questo momento in Italia il lavoro sia un privilegio, ribadiva che “il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione non è, nè dovrà mai essere un privilegio ma appunto un diritto di tutti”.
Perché diciamo questo? Perché talvolta fra i tanti che “bussano” alla porta di chi ha o potrebbe avere le “spalle forti” qualcuno rimane deluso, inascoltato. Magari più di qualcuno, magari tanta gente. E allora, dopo lunghissimi attimi di amarezza, di scoramento, possono subentrare sentimenti di… vendetta. Magari per mano di altri. Con questo, non vogliamo dire che lo scrivente abbia la verità in mano e possa ricostruire ragnatele di inciuci con prove o testimonianze, ma certo, qualche settimana fa, dalle vive parole del proprietario dell’oramai ultimando Hotel, (al quale chiedevamo di presunti Selezioni per l’assegnazione di posti di lavoro all’interno della struttura), ci veniva detto: “tutti stanno esibendo liste, mentre nemmeno io so chi lavorerà qui dentro”.
Ebbene, dal comizio di via Case Escal, durante la campagna elettorale che poi avrebbe riconfermato Sindaco di Roccalumera l’Avv. Gianni Miasi, lo stesso allungando il braccio indicava le vicine fondamenta appena gettate di quella struttura che oggi appare imponente e che avrebbe risollevato le sorti del nostro paese in un insieme di opere pubbliche. È possibile che Miasi l’abbia fatto sembrare come “parte di un piano di sviluppo” quasi fosse di proprietà del Comune, ma certamente, oggi che tutti sanno che appartiene ad un privato, nulla cambia in ottica di sviluppo, di opportunità di lavoro, non solo all’interno della stessa ma anche nell’indotto che da essa nascerà.
Ricollegandoci a quanto detto all’inizio: massimo rispetto delle regole, dei Piani Regolatori e dell’equità, ma guai all’ostruzionismo mascherato da “bandiera della legalità”. Quello fa male non solo ai nostri nemici ma anche a tutta la collettività ed a tutti i livelli. Certamente, ancora oggi, qualcuno può esclamare: “ma iò, a me bàcca l’aiu ‘o sciuttu” (traduzione per i non siciliani: “ma io, la mia barca ce l’ho all’asciutto”, ergo, la posizione e lo stipendio ce l’ho lo stesso) ma, vista la situazione attuale, forse sarebbe il caso di riconsiderare taluni atteggiamenti ed operare, veramente, a fin di bene comune.
P.S. Miasi, vista la promessa di ASTENSIONE di Campagna da una parte, e dall’altra del Presidente Garufi nel voler comunque portare a votazione il punto, ha (secondo noi saggiamente) proposto il ritiro della delibera prima della votazione, ma la maggioranza pur non avendo i numeri e su proposta del presidente del consiglio arch. Antonio Garufi (spalleggiato dall’assessore Puglisi), ha messo ugualmente alla votazione l’argomento, facendolo volutamente bocciare. E, adesso (per legge), dovranno passare SEI mesi prima che il punto venga ripresentato. Meditate gente, meditate!
Redazione – 27 Gennaio 2012
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